IL PROCURATORE CAPO NICOLA GRATTERI CONTINUA ECCELLENTEMENTE L’OPERA DI PULIZIA DELLA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA A NAPOLI

Il dottore Nicola Gratteri, procuratore Capo di Napoli, la Procura più grande d’Europa, prosegue la propria azione a favore della Giustizia e dei cittadini, centrando obiettivi grandiosi, a contrasto della criminalità organizzata. Ad Agnano, nella città metropolitana di Napoli, con una perazione interforze, è stato scoperto un bunker del clan Contini. Ciò, secondo quanto ha espresso il magistrato che tutto il mondo invidia all’ Italia, grazie alle intercettazioni telefoniche, tanto messe in discussione. (Telemia)

Se ne è parlato anche su altri media

Scoperto un bunker contenente orologi di lusso per un valore di oltre 5 milioni di euro e contanti per 4 milioni di euro. Minuti per la lettura (Quotidiano del Sud)

Spende 300mila euro per comprare cinque orologi di lusso on-line e riceve via corriere dei pacchi di pasta: figura anche questa truffa nell’ordinanza emessa ieri con la quale il gip di Napoli Antonino Santoro ha notificato nuove misure cautelari e nuove accuse della Dda formalizzate ieri nel corso di una operazione interforze al boss Patrizio Bosti, ai suoi figli Ettore e Flora e al genero Luca Esposito. (Il Fatto Vesuviano)

Parla di pezzi - bene chiarirlo - non dell’intero, il procuratore di Napoli Nicola Gratteri. Ed è il capo dei pm del Centro direzionale a raccontare così la sua esperienza di inquirente a Napoli: «Non immaginavo di trovare questo livello di evoluzione della camorra imprenditoriale», ha spiegato nel presentare il blitz che ha consentito di scovare il tesoro della camorra targata Alleanza di Secondigliano. (ilmattino.it)

Bunker con il tesoro del clan, trovati 10 milioni di euro - Sequestrati a Napoli 48 orologio di lusso e contanti

Era in un caveau in casa del genero del boss Bosti, arrestato lunedì (LAPRESSE)

L'operazione di ieri a Napoli "fa capire che il 41bis non funziona". Lo ha detto il procuratore di Napoli Nicola Gratteri nel corso di una conferenza stampa indetta all'indomani dell'operazione interforze sul clan Contini (La Repubblica)

"Prima o poi si devono vendere, perché stanno finendo i soldi": è stata questa intercettazione, dove a parlare sono il boss della camorra Patrizio Bosti e suo figlio Ettore, a mettere in guardia la Procura di Napoli circa la possibilità che, da qualche parte, il clan Contini nascondesse un tesoro alla fine rintracciato ieri in un'abitazione a tra Napoli e Pozzuoli grazie a sofisticate attrezzature. (Il Corrierino)