Licenziamenti e morti sospette, così finisce la startup svedese delle batterie (fondata da un torinese)?
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Sta finendo nel peggiore dei modi l'avventura della startup delle batterie per auto elettriche in Svezia: la Northvolt, infatti, affonda fra debiti, ritardi e una indagine per morti sospette fra dipendenti. Fondata nove anni fa da due ex dirigenti di Tesla, tra cui un ingegnere di Torino, ora l'azienda ha annunciato 1.600 licenziamenti, oltre allo stop al progetto di una maxifabbrica. Nata come Sgf Energy, la Northvolt è stata fondata dal torinese Paolo Cerutti e da Peter Carlsson, che ora è amministratore delegato, mentre l'ingegnere torinese è alla guida della controllata americana (Torino Cronaca)
Su altre fonti
Northvolt, il produttore svedese di batterie per veicoli elettrici, ha annunciato lunedi il taglio di 1.600 dei suoi oltre 6.000 posti di lavoro per far fronte a una situazione finanziaria difficile... (Il Messaggero - Motori)
Un quinto dei suoi dipendenti a livello globale - nel suo quartier generale in Svezia. Secondo quanto riporta Automotive News, la realtà più rilevante nel nostro continente nel mercato delle batterie per auto elettriche sta pagando il conto di problemi produttivi, una domanda scarsa e della concorrenza cinese. (Automoto.it)
"È stato veramente difficile", ha dichiarato l'amministratore delegato di Northvolt Peter Carlsson intervistato dalla tv pubblica svedese SvT, secondo cui "ridurre il nostro personale complessivo del 20% è veramente pesante". (EuropaToday)
Questo scenario avrebbe spinto l’azienda a prendere decisioni drastiche, tra cui il taglio di ben 1.600 posti di lavoro. Il piano sostenuto anche dalla partecipazione di Volkswagen, si scontra ora con difficoltà crescenti dovute al rallentamento della domanda di auto elettriche. (SicurAUTO.it)
La Northvolt, prima azienda europea a costruire una gigafactory di batterie in Svezia, ha annunciato il taglio di 1.600 posti di lavoro a causa della crisi del settore delle auto elettriche. Mille dipendenti perderanno il lavoro a Skelleftea, sede della mega-fabbrica, mentre altre 600 posizioni verranno eliminate in altre parti del Paese. (Tom's Hardware Italia)
La soverchiante concorrenza orientale, soprattutto cinese ha colpito anche le batterie del colosso Northvolt che ha annunciato di voler tagliare 1.600 posti nelle tre sedi operative in Svezia, poco più di un quinto della sua forza lavoro globale. (FIRSTonline)