Riforma sanitaria Sardegna. Tedde (FI): “Dopo la sentenza della Consulta, a rischio la proposta della presidente della Regione”

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Quotidiano Sanità SALUTE

Riforma sanitaria Sardegna. Tedde (FI): “Dopo la sentenza della Consulta, a rischio la proposta della presidente della Regione” Tedde commenta la sentenza della Corte Costituzionale che “ha ridimensionato Aress Puglia - l'equivalente pugliese della Ares Sardegna sulla quale Alessandra Todde ha incentrato la sua idea di riforma della sanità sarda - chiarendo che le competenze riguardanti il reclutamento del personale e la gestione dei dirigenti medici e delle professioni sanitarie spettano alle Asl”. (Quotidiano Sanità)

La notizia riportata su altri giornali

Il Comitato Idonei Regione Puglia esprime soddisfazione dinanzi alla mancata impugnazione e di conseguenza della legittima costituzionalità, anche in merito alla retroattività, della Legge "Disposizione per la proroga delle graduatorie dei concorsi pubblici per le assunzioni a tempo indeterminato della Regione e di enti strumentali, agenzie regionali e aziende del Servizio sanitario regionale". (GravinaLife)

PUGLIA – Ancora un colpo di scena nella vicenda degli accreditamenti delle RSA, che interessano tantissime famiglie con anziani non autosufficienti in lista d’attesa. (Corriere Salentino)

502 (Riordino della disciplina in materia sanitaria, a norma dell’articolo 1 della legge 23 ottobre 1992, n. 421) - assegna «alle aziende sanitarie, dotate di personalità giuridica pubblica e di autonomia imprenditoriale” una potestas di assoluto rilievo. (Sanità24)

La Consulta boccia la Puglia: “Non costituzionale che concorsi della sanità siano gestiti da AreSS”

Il Comitato Idonei Regione Puglia ha espresso la propria soddisfazione in merito alla legittimità costituzionale della 'Disposizione per la proroga delle graduatorie dei concorsi pubblici per... (Virgilio)

La Corte costituzionale, con la sentenza numero 202 depositata oggi, ha dichiarato l'illegittimità costituzionale di alcune disposizioni introdotte dall'articolo 2 della legge della Regione Puglia numero 16 del 2024, impugnato dal Governo. (La Repubblica)