Napoli, la tragedia dei giovani vittime della criminalità

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In pochi giorni, Napoli ha visto spegnersi tre giovani vite: Arcangelo Correa, Santo Romano ed Emanuele Tufano. Tre nomi, tre volti, tre storie che raccontano un fenomeno sempre più preoccupante: la spirale di violenza che affligge i quartieri più poveri di Napoli e che coinvolge giovani provenienti dallo stesso ambiente criminale.

Arcangelo Correa, appena diciottenne, era un ragazzo come tanti, senza precedenti penali. Tuttavia, il 9 novembre, un colpo di pistola alla testa gli ha strappato via la vita. I funerali di Arcangelo Correra si terranno domani, giovedì 14 novembre, alle ore 15 nella chiesa di Santa Caterina a Formiello, poco distante dal luogo in cui è stato colpito mortalmente. Il suo amico Renato Caiafa, diciannovenne, si è costituito alla polizia confessando l'omicidio, dichiarando che si è trattato di un tragico incidente.

Il giudice per le indagini del Tribunale di Napoli, dopo un'udienza durata oltre due ore e mezza, ha deciso di applicare la misura cautelare in carcere per Renato Caiafa, nonostante non abbia convalidato l'arresto per mancanza dei presupposti di legge. Caiafa è accusato di detenzione di arma clandestina e ricettazione. Il difensore del giovane indagato, Giuseppe De Gregorio, ha dichiarato di rispettare il provvedimento del giudice, pur non condividendolo, e ha annunciato l'intenzione di impugnarlo innanzi al Tribunale per la libertà.

Dopo l'autopsia di rito, il corpo di Arcangelo Correra è stato restituito alla famiglia, che potrà finalmente dargli l'ultimo saluto.