Il caso Barghouti fra Hamas e Israele

Il caso Barghouti fra Hamas e Israele Sul tavolo delle trattative per il cessate il fuoco a Gaza, il nuovo leader politico e militare di Hamas, Yahya Sinwar, ha rilanciato ancora una volta la liberazione di Marwan Barghouti come condizione imprescindibile per la liberazione degli ostaggi, con l’intenzione di porlo al comando della Cisgiordania e di Gaza. CHI È MARWAN BARGHOUTI Condizione che ha ottenuto l’ok dagli Stati Uniti, dai mediatori dell’Egitto e del Qatar (Start Magazine)

La notizia riportata su altri media

"Secondo la proposta degli Stati Uniti e dei mediatori, Israele inviera' la squadra per i negoziati nella data concordata, cioe' il 15 agosto. Vogliamo che i nostri ostaggi ritornino a casa, motivo per cui accogliamo con favore questo accordo sostenuto anche dal presidente degli Stati Uniti Biden e dagli altri Paesi mediatori. (Il Mattino di Padova)

Lo riporta Channel 12 aggiungendo che Hamas sarà rappresentato al vertice (da altri negoziatori) e quindi sarà possibile per i mediatori fare la spola tra le due parti. (Sky Tg24 )

Mentre la risposta dell’Iran si fa più imminente, Hamas dice basta a nuove proposte di negoziati con Israele e chiede di tornare al cessate al fuoco in tre fasi. Hamas rifiuta di sedersi con Israele al tavolo previsto per giovedì 15 agosto. (LifeGate)

Il difficile summit di pace. Netanyahu fra due fuochi,. Hamas insiste per la tregua: "Va attuato il piano Biden"

Dopo l’appello dei mediatori internazionali (Egitto, Qatar e Stati Uniti), sembrava che Israele e Hamas fossero sul punto di riprendere davvero il dialogo che da mesi procede a intermittenza. L’ufficio del premier Benjamin Netanyahu aveva annunciato con largo anticipo l’invio di una delegazione per trattare sui termini dell’intesa. (ilmessaggero.it)

Le dichiarazioni di Tel Aviv - dice - sono «false e infondate». Israele, arrivano i rinforzi dagli Stati Uniti: avvistati in Medioriente aerei da combattimento super Hornet carichi di missili supersonici La situazione in Medio Oriente Intanto si fanno sempre più numerose le critiche sull'uccisione di civili nella guerra in Medio Oriente. (ilmattino.it)

Giornate di massima suspence e di incertezza in Israele, mentre, da un lato, Usa, Egitto e Qatar completano i preparativi di un vertice dedicato ad un’intesa su una tregua a Gaza e mentre, dall’altra, i responsabili alla difesa di Tel Aviv scrutano continuamente il cielo in attesa di una ‘nuvola nera’: ossia di un possibile attacco multiplo in contemporanea (o anche scaglionato) di Hezbollah libanesi, dell’Iran e degli Houti yemeniti, tutti determinati a saldare conti passati con lo Stato ebraico. (QUOTIDIANO NAZIONALE)