Bce, Lagarde: "Inflazione potrebbe aumentare in 4° trimestre 2024"
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La presidente della Banca centrale europea: "La ripresa sta affrontando venti contrari" La presidente della Banca centrale europea (Bce), Christine Lagarde, ha affrontato il tema dell’inflazione nella sua audizione alla Commissione per gli affari economici e monetari del Parlamento europeo a Bruxelles: “Guardando al futuro, l’inflazione potrebbe aumentare temporaneamente nel quarto trimestre di quest’anno, quando i precedenti forti cali dei prezzi dell’energia si esauriranno nei tassi annuali, ma gli ultimi sviluppi rafforzano la nostra fiducia che l’inflazione tornerà al target in modo tempestivo. (LAPRESSE)
Ne parlano anche altre testate
Roma, 30 set. – Dopo che i dati dalle maggiori economie dell’eurozona, specialmente quelli di Italia, Francia e Germania hanno evidenziato ulteriori moderazioni dell’inflazione, si profila uno sviluppo in questa direzione dai dati che domani pubblicherà Eurostat, a consuntivo di tutta l’area valutaria per settembre. (Agenzia askanews)
Lo ha affermato la presidente della Bce, aggiungendo alcune considerazioni, rispetto al testo che stava leggendo, nelle sue dichiarazioni introduttive all'audizione trimestrale al Parlamento Europea sottolineando che "gli ultimi sviluppi rafforzano la nostra fiducia sul fatto che l'inflazione tornerà a livello obiettivo in maniera tempestiva. (LA STAMPA Finanza)
Sono sicura abbiate già sentito questo concetto dal mio illustre predecessore. "Il mondo sta cambiando rapidamente e l’Europa sta rischiando di rimanendo indietro. (il Giornale)
Il suo orientamento nella partita Unicredit- Commerzbank, la banca centrale europea lo aveva già lasciato intendere nei giorni scorsi. “Le fusioni bancarie transfrontaliere sono auspicabili“, ha affermato oggi un audizione al parlamento europeo (Il Fatto Quotidiano)
Dopo che i dati dalle maggiori economie dell'eurozona, specialmente quelli di Italia, Francia e Germania hanno evidenziato ulteriori moderazioni dell'inflazione, si profila uno sviluppo in questa direzione dai dati che domani pubblicherà Eurostat, a consuntivo di tutta l'area valutaria per settembre. (Tiscali Notizie)
"I dati preliminari diffusi da Eurostat, che segnalano un calo dell'inflazione nell'area euro all'1,8% a settembre, rispetto al 2,2% di agosto, rappresentano certamente un segnale incoraggiante. L'aumento dei prezzi nei settori fondamentali, come i servizi (+4%) e i beni di prima necessità quali cibo, alcolici e tabacchi (+2,4%), continua a pesare sulle famiglie italiane e sui lavoratori, già colpiti da una riduzione del potere d'acquisto. (Il Giornale d'Italia)