Ucraina: perché Zelensky non indossa completi ma abiti militari nelle visite ufficiali
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Durante l'incontro di venerdì tra Volodymyr Zelensky e Donald Trump, un giornalista conservatore ha chiesto al leader ucraino perché non indossasse un abito. Ma il vestiario del presidente per gli ucraini è un messaggio al resto del mondo, per mostrare la solidarietà a chi è al fronte PUBBLICITÀ Quando venerdì Volodymyr Zelensky è uscito dalla sua auto a Washington, è stato accolto da Donald Trump con una stretta di mano e l'affermazione: "sei molto elegante oggi". (Euronews Italiano)
Se ne è parlato anche su altri giornali
I vestiti con stile militare di Zelensky da quando è iniziata la guerra riflettono la tragica situazione del Paese. (Avanti Online)
“Si è vestito bene, è elegante!”, ha ironizzato Donald Trump quando ha stretto la mano a Volodymyr Zelensky al suo arrivo alla Casa Bianca. Il presidente ucraino indossava una polo a maniche lunghe lavorata a maglia a tre bottoni con i pantaloni scuri. (la Repubblica)
Lo dice chiaramente Emmanuel Macron, parlando di una “nuova era” in cui il Vecchio Continente deve pensare alla propria sicurezza. La nuova postura degli americani, non più al fianco degli ucraini, viene osservata con preoccupazione dagli europei. (JUORNO.it)
Capita alle artiste, prime in classifica le cantanti. In seconda battuta, le attrici. Ma non si tralasciano le politiche, le scrittrici, le attiviste delle associazioni. Basta che si parli, reciti, canti o balli in pubblico ed ecco che i riflettori diventano lenti di ingrandimento impietose. (AlessioPorcu.it)
La discussione è degenerata, i toni si sono alzati e ci sono state interruzioni a vicenda, alla presenza dei media. Alla fine, l’accordo sulle “terre rare” è saltato, il presidente ucraino se n’è andato anzitempo e la conferenza stampa congiunta è stata annullata. (Esquire Italia)
È arcinoto che l’abito non fa il monaco. L’elegante suit di Trump in blu con cravatta rossa - un must del tycoon-presidente Usa – non è stata, e non è, garanzia di buona educazione, né della volontà di firmare una pace giusta e in modo civile. (la Repubblica)