Scozia e Irlanda del Nord, il doppio allarme che preoccupa Londra

InsideOver ESTERI

Doppia grana in arrivo per il Regno Unito. Lo stop al referendum per l'indipendenza scozzese da parte della Corte Suprema apre a un nuovo braccio di ferro politico tra Londra e Edimburgo e al contempo in Irlanda del Nord continua l'impasse politica dopo la vittoria dei nazionalisti cattolici per la prima volta alle elezioni locali primaverili. Le Home Nations celtiche (InsideOver)

La notizia riportata su altri media

Spiegando il verdetto, il presidente della Corte Suprema Robert Reed ha indicato che i giudici hanno concluso all’unanimità che un tale voto avrebbe conseguenze per l’unione del Regno Unito e quindi richiede un assenso del potere centrale di Londra . (Il Sole 24 ORE)

L'Alta Corte, nelle parole del presidente Robert Reed, all'unanimità ha deciso che in assenza di modifiche delle norme sui rapporti fra Londra e Edimburgo, il parlamento scozzese non ha il potere di legiferare su un nuovo referendum. (Il Sole 24 ORE)

L’alta corte di Londra dice no a referendum indipendenza Scozia Da Edimburgo replicano, "noi andiamo avanti dopo Brexit" (Agenzia askanews)

I sostenitori dello Scottish National party hanno manifestato fuori dall'edificio con le bandiere scozzesi. La Corte Suprema di Londra ha bocciato l'ipotesi di un secondo referendum sull'indipendenza della Scozia (L'Unione Sarda.it)

Il tribunale ha ricordato che in base allo Scotland Act del 1998, che ha creato il Parlamento scozzese e devoluto alcuni poteri da Westminster, tutte le questioni relative all'Unione dei Regni di Scozia e Inghilterra sono riservate al Parlamento del Regno Unito (Today.it)

Sconfitto il ricorso di Nicola Sturgeon che chiedeva che fosse Edimburgo ad avere l’ultima parola. La premier: "Non possono silenziarci". Ma gli indipendentisti non mollano: ecco il "piano B" per staccarsi da Londra (la Repubblica)