21 anni senza il Pirata
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Ogni volta che arriva il giorno di San Valentino un pensiero vola anche lassù. Per chi ama e ha amato il ciclismo il 14 febbraio è il maledetto giorno in cui se ne andava Marco Pantani. Un vuoto mai riempito, soprattutto per gli appassionati italiani, che mai come in quegli anni passavano i pomeriggi davanti alla televisione, in attesa di un attacco del Pirata. Piancavallo , Montecampione , Oropa , Alpe di Pampeago a tante altre salite; al Giro d’Italia Pantani ha scritto alcune delle pagine più belle della sua vita troppo breve. (Giro d’Italia)
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Sono trascorsi 21 anni da quando è avvenuta la tragica scomparsa il giorno di San Valentino di Marco Pantani, la cui carriera ciclistica è legata a doppio filo con Modena. (Quotidiano Sportivo)
Il suo coraggio, la sua determinazione e la sua passione restano vivi nel cuore di chi lo ha amato e di chi ha tifato per lui. Grazie, Marco, per le emozioni che ci hai regalato". (Sport Mediaset)
Appresero della prematura scomparsa del più grande scalatore del ciclismo moderno. (il Resto del Carlino)
Si può annoverare tra i più forti scalatori di tutti i tempi: le montagne, ovviamente, non le affrontava calzando i ramponi e impugnando una picozza, ma in sella a una bicicletta. La sua storia è un segmento di quel nastro invisibile capace di tessere un sentimento collettivo; capace di avvicinare un popolo, di affratellarlo, di cancellare le acredini che ogni giorno alterano i rapporti sociali. (il Dolomiti)
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