Per Giulia Cecchettin, Gisèle Pelicot e tutte le donne vittime di violenza. Dall'Ue l'impegno perché "la vergogna cambi campo"
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Bruxelles – La forma di violenza più vergognosa, la più diffusa, che non conosce confini geografici, culturali e di ricchezza. Una violenza che più di nove volte su dieci viene commessa da uomini. Nella giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne, l’Ue riscopre un’altra volta che una cittadina europea su tre subisce violenza fisica e sessuale nell’arco della propria vita. Nel giorno in cui in Francia e in Italia i pubblici ministeri si sono espressi su due dei casi più atroci degli ultimi tempi, quelli di Gisèle Pelicot e di Giulia Cecchettin, le istituzioni europee si vestono di arancione. (EuNews)
Ne parlano anche altri media
Sorso Questo pomeriggio lunedì 25 novembre, in occasione della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza sulle donne, nel patio esterno al Centro di aggregazione si è tenuta l'inaugurazione ufficiale del murale dedicato a Giulia Cecchettin, la ragazza padovana uccisa l'11 novembre 2023 dal suo ex fidanzato Filippo Turetta. (La Nuova Sardegna)
In Veneto una ogni 600 abitanti seguita da un centro antiviolenza. Gino Cecchettin: «Rispettate le donne sempre, la vita è sacra». (ilgazzettino.it)
Il nuovo servizio, basato su tecnologia OpenAi e sviluppato con il supporto di Bain & Company, offre assistenza continua agli studenti ed è disponibile 24 ore su 24, sette giorni su sette. (Frosinone News)
Lievemente superiore al valore Ue del 30,7% quello dell'Italia, con il 31,7%. Il 20% delle donne in Ue ha subito violenza fisica o sessuale, minacce incluse, da una persona diversa dal partner. (L'Eco di Bergamo)
Momenti di riflessione per le strade, nelle piazze, nelle scuole. Istituzioni e cittadini, imprenditori e amministrazioni comunali; la città tutta ha fatto la sua parte per tenere alta l’attenzione sul tema della violenza di genere. (LA NAZIONE)
Ieri 25 novembre, è stata la giornata internazionale contro la violenza sulle donne, la prima senza Giulia Tramontano e Giulia Cecchettin, uccise entrambe da chi un tempo diceva di amarle, la prima addirittura incinta del suo primo bambino, quel figlio ucciso dal proprio padre, senza un minimo di rimorso, mai considerato davvero come essere vivente, ma solo un intralcio alla vita che desiderava, un'esistenza libera da relazioni, ma soprattutto priva di responsabilità, una finta libertà in nome della quale ha ucciso. (DiLei)