Sistemi sanitari a confronto, l'analisi della Sant'Anna premia la Toscana per oncologia e assistenza domiciliare
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hxdbzxy Qualità e sicurezza delle cure, le degenze medie in ospedale, gestione del personale, digitalizzazione delle prescrizioni, riorganizzazione dell’assistenza territoriale e domiciliare, ma anche i costi della sanità nel 2023. Il Laboratorio Mes della Scuola San’Anna a Pisa mette sotto osservazione, confrontando più di 200 indicatori, la rete a cui hanno aderito su base volontaria dieci regioni e due province autonome: oltre alla Toscana, ci sono Lombardia, Liguria, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Umbria, Marche, Puglia, Basilicata, Calabria, Trentino e Alto Adige (intoscana.it)
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Quasi la metà degli italiani, il 45%, vive in Regioni che non garantiscono livelli sufficienti di tutela della salute. Ad andar peggio sono le Regioni meridionali, che però stanno recuperando a maggiore velocità, mentre a guidare le migliori è il Veneto (Gazzetta del Sud)
Quasi la metà degli italiani, il 45%, vive in Regioni che non garantiscono livelli sufficienti di tutela della salute. Ad andar peggio sono le Regioni meridionali, che però stanno recuperando a maggiore velocità, mentre a guidare le migliori è il Veneto (quotidianodipuglia.it)
Promosse, ma solo con la sufficienza. E nello specifico, è il sistema sanitario a finire sotto la lente d’ingrandimento del Crea, il Centro per la ricerca economica applicata alla sanità, che ha stilato una classifica delle performance regionali. (corriereadriatico.it)
La Toscana è ai vertici della classifica nazionale insieme a Veneto, Piemonte e Provincia autonoma di Bolzano, collocandosi al quarto posto della classifica con un indice di performance superiore al 50 per cento del livello massimo. (Toscana Notizie)
E si prepara a misurare l'effetto che avrà l'autonomia differenziata. Dieci Regioni italiane offrono prestazioni sanitarie sotto la media, e quattro - tutte al Sud - sono gravemente carenti. (Fanpage.it)
Rispetto a un anno fa, migliora di otto punti la valutazione del Servizio sanitario regionale. Migliora e conferma la tendenza iniziata nel 2017 con un incremento che va dallo 0.35 all’attuale 0.50 per cento. (Il Messaggero Veneto)