Google potrebbe vendere Chrome e Android: sarebbe un terremoto
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Google deve vendere Chrome e Android e restare fuori dal mercato dei browser web per almeno 5 anni, per ristabilire la corretta concorrenza nel mercato pubblicitario online. E’ quanto ordina il Dipartimento di Giustizia dell’amministrazione Biden, ormai in uscita dopo la vittoria di Donald Trump, e che sta per passare il caso al nuovo Governo americano, che si insedierà il 20 gennaio 2025. Google ha il monopolio della ricerca Secondo il Dipartimento di Giustizia americano Google ha un sostanziale monopolio nel mercato delle ricerche online, che si traduce in un monopolio della pubblicità all’interno dei risultati delle ricerche, e tale monopolio è stato favorito dal successo del browser web Chrome. (Libero Tecnologia)
Se ne è parlato anche su altre testate
Per questo motivo, l'azienda di Mountain View potrebbe dover vendere il suo browser Chrome. Sarà la fine delle ricerche online come le conosciamo? Non si può ancora sapere con sicurezza. (Corriere della Sera)
Con un documento di 23 pagine presentato in Tribunale, il governo ha chiesto misure senza precedenti, tra cui anche la revisione del sistema operativo Android per limitare il presunto abuso di posizione dominante. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Google alla difesa di Chrome, dopo la richiesta del Dipartimento di Giustizia statunitense di scorporare e cedere il browser, una delle proposte messe sul tavolo per bilanciare la posizione del colosso del web nel settore delle ricerche online. (LAPRESSE)
Il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti impone la vendita del browser alla società di Mountain View. È uno dei 23 rimedi con cui il colosso dovrà ripianare al «monopolio illegale» di cui è stato protagonista seconda i giudici. (Lettera43)
Stretta azione sul motore di ricerca più famoso e utilizzato al mondo, Chrome di Google. Il dipartimento di Giustizia e l’Antitrust USA chiedono che sia messo sul mercato e che ci sia una stretta sulla sua AI Gemini e anche su Android (Key4biz.it)
Google indirizza sul proprio search engine le richieste inserite su Chrome, il browser pre installato sui dispositivi Android, oltre che pagare decine di miliardi di dollari all’anno ad Apple ed altri produttori per convogliare su Google search anche le richieste sottoposte su browser come Safari e Firefox. (il manifesto)