Doping, le parole forti di Sinner dopo il caso Clostebol Wada. Interviene Panatta, ma cosa succede a Jannik e come sta? Intanto Alcaraz vola in finale e lui sul campo in Cina...

Jannik Sinner sul campo domina e non lascia spazio a dubbi o indugi. Non sbaglia e vola in semifinale a Pechino dopo aver battuto Jiri Lehecka, il numero 37 al mondo, mettendo a segno la 14° vittoria consecutiva e la 58° del 2024. I problemi per lui, però sono fuori dal campo e riguardano il caso del doping risalente agli Indian Wells dove era stato trovato positivo al Clostebol. La Wada, nonostante fosse stata provata la non colpevolezza del tennista, ha fatto ricorso sabato 28 settembre scatenando l’ira di molti e tra questi rientra proprio Adriano Panatta, che, dopo Nicola Pietrangeli, non ci sta e difende il campione azzurro: “La vicenda che ha colpito Jannik è ridicola. (MOW)

Ne parlano anche altre testate

La nota dell'International Tennis Integrity Agency (LAPRESSE)

Un bulldozer, Jannik Sinner: continua a vincere, nonostante il caso-Wada, la bomba degli ultimi giorni, la possibilità di essere sospeso per il caso-Clostebol che incombe sul tennista altoatesino (il verdetto soltanto a inizio 2025). (Liberoquotidiano.it)

"A dir la verità non ne ho discusso molto negli spogliatoi se non con alcuni colleghi russi con cui di solito chiacchiero di più" ha detto. "Come per ogni tipo di situazione, anche in questa vicenda c'è chi pensa che debba essere sospeso e chi no. (Adnkronos)

La Wada perde la faccia. Sinner vince a testa alta

SINNER, LA FINALE E L'(ASSURDA) INSIZIONE WADA (TV7 Triveneta)

Così in una nota l'International Tennis Integrity Agency in merito al caso che riguarda Jannik Sinner . " L'Itia prende atto della decisione della Wada di fare ricorso - si legge nel comunicato - Secondo i termini del codice mondiale antidoping, la Wada ha il diritto ultimo di ricorrere in appello contro queste decisioni. (Tuttosport)

L'ultima rilevazione è del New York Times, che ha messo a nudo una serie di problemi tecnici accaduti poche settimane prima delle Olimpiadi di Parigi, quando i database dell'agenzia sono andati in panne. (il Giornale)