L'editoriale/ La svolta Usa sul clima e il naufragio della Cop29

La mega conferenza mondiale sul clima (chiamata COP29) si è aperta in un gran brutto clima. Prima di spiegarne le ragioni è bene specificare che essa, con la prevista durata di due settimane, si sta svolgendo a Baku, in Azerbaijan, dove stanno arrivando cinquantamila partecipanti provenienti da tutte le parti del mondo. Forse a causa di questa mastodontica struttura e per i costi e le complicazioni organizzative che essa comporta, la COP29 si colloca, così come è avvenuto nello scorso anno, in un paese che fonda la propria economia sulla produzione di gas e di petrolio (ilmessaggero.it)

Ne parlano anche altri giornali

Il segretario generale delle Nazioni Unite in Azerbaigian: "Agire per il clima non è facoltativo, è un imperativo" (LAPRESSE)

A Baku, la capitale dell’Azerbaijan, è cominciata la 29esima conferenza delle Nazioni Unite per il contrasto al cambiamento climatico che durerà fino al 22 novembre. L’incontro sarà dedicato alla cosiddetta “finanza climatica”, cioè agli aiuti economici con cui i paesi più ricchi si sono impegnati a sostenere quelli meno sviluppati. (TV2000)

Le Associazioni di Confindustria Anfia, Anita, Assogasliquidi-Federchimica e Unem, parteciperanno alla 29a sessione della Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici di Baku (COP29) con una propria iniziativa, in programma presso il padiglione italiano a partire dalle ore 9.30 locali del 21 novembre. (Tiscali Notizie)

Cop29, i leader mentono sapendo di mentire mentre il mondo supera la soglia critica

Le attività istituzionali di monitoraggio e le campagne di controlli radon, realizzate costantemente da Arpacal, rappresentano la base di conoscenzaper sviluppare iniziative di formazione come quella inaugurata oggi a Catanzaro, nella sede dell’Ordine degli Ingegneri, al servizio delle figure tecniche professionali che hanno il compito di assicurare costruzioni e interventi di risanamento per proteggere la salute umana dal rischio radon. (Corriere di Lamezia)

"Il suono che sentite è il ticchettio di un orologio. Siamo al conto alla rovescia finale per limitare l'aumento della temperatura globale a 1,5 gradi. (la Repubblica)

Dimostrando la piena attendibilità di tutti i modelli climatici degli ultimi trent’anni, prodotti da tutti gli specialisti di ogni parte del globo, l’Organizzazione meteorologica mondiale (Wmo) certifica già da novembre che il 2024 sarà l’anno più caldo da quando si misurano le temperature dell’atmosfera e degli oceani, il primo in cui verrà superata la soglia critica di +1,5°C. (La Stampa)