Salvini chiama Vance: trasporti e immigrazione al centro del colloquio
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Matteo Salvini, ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, ha confermato di aver avuto un colloquio telefonico di 15 minuti con il vicepresidente degli Stati Uniti, J.D. Vance, durante il quale sono stati affrontati temi legati ai trasporti e all’immigrazione. L’incontro, avvenuto a margine dell’evento della Lega “Tutto un altro mondo, verso il congresso” in corso a Napoli, presso Città della Scienza a Bagnoli, ha visto Salvini ribadire l’intenzione di organizzare una missione negli Stati Uniti con alcune grandi aziende italiane, con l’obiettivo di promuovere investimenti oltreoceano.
«Abbiamo parlato di trasporti», ha dichiarato Salvini, senza entrare nel dettaglio delle questioni tecniche discusse, ma sottolineando l’importanza di una collaborazione bilaterale. Il ministro ha anche espresso l’intenzione di invitare Vance in Italia, suggerendo Cortina come possibile meta, e accennando a un possibile coinvolgimento di Starlink, il sistema satellitare di Elon Musk, senza però specificare in quale contesto.
La telefonata, però, non è passata inosservata nel panorama politico italiano. Salvini, che da tempo si è ritagliato un ruolo da protagonista nel dialogo con l’amministrazione statunitense, sembra aver scavalcato, almeno simbolicamente, la premier Giorgia Meloni, la cui visita a Washington è ancora in fase di organizzazione. Un gesto che non è stato gradito da Palazzo Chigi, dove si ricorda che la politica estera è di competenza del premier e del ministro degli Esteri, Antonio Tajani. Quest’ultimo, in più occasioni, ha ribadito la centralità del suo ruolo nelle relazioni internazionali, ma la mossa di Salvini ha riacceso tensioni già latenti.
Il leader della Lega, che negli ultimi mesi ha spesso indossato una cravatta rossa come simbolo della sua vicinanza al mondo trumpiano, non ha rinunciato al suo stile diretto e provocatorio. Mentre Meloni si prepara a incontrare il presidente francese Emmanuel Macron per discutere della missione dei caschi blu in Niger, Salvini ha scelto di accelerare i tempi, dimostrando ancora una volta di voler giocare un ruolo da protagonista nel dialogo con Washington.