Il dolore del Vajont raggiunge Rieti: la storia di Mirella, 60 Anni dopo la tragedia

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Ponte sullo Stretto

Alle 22.39 del 9 ottobre 1963, 260 milioni di metri cubi di montagna precipitano nel lago e una massa d’acqua alta 200 metri scavalca la diga e si abbatte sui paesi di Longarone, di Erto e di Casso, un boato sordo e poi la valanga di fango e detriti travolge gli abitanti della Valle e li trascina per decine di chilometri. Il bilancio e’ catastrofico: duemila vittime. Oggi viene ricordata la strage del Vajont una delle più grandi tragedie che ha colpito l’Italia nel dopoguerra. (Rieti Life)

Su altri giornali

Vajont , 61 anni dopo il ricordo sui luoghi della tragedia (Corriere Delle Alpi)

D’altronde amavo la montagna, ero uno sportivo, gareggiavo ai Ludi del Bo: così dopo 4 mesi a Firenze alla Scuola allievi ufficiali medici sono stato trasferito alla caserma Fantuzzi, come comandante della Sanità. (ilgazzettino.it)

È un tranquillo mercoledì autunnale a Longarone, piccolo centro della valle del Piave (nel bellunese), con tutti gli abitanti raccolti nelle case e nei bar davanti alla yv, per il match di Coppa dei Campioni tra il grande Real Madrid di Puskas e Di Stefano e gli scozzesi dei Glasgow Rangers: corre l’anno 1963 (altovicentinonline.it)

VAJONT, IL COMUNE TIENE APERTE LE SCUOLE: «GIORNATA DI EDUCAZIONE CIVICA» – ANTENNA TRE

61 anni fa una frana di roccia di due chilometri quadrati di superficie, staccandosi dalle pendici del Monte Toc, subito dietro la diga tra Friuli Venezia-Giulia e Veneto, ha provocato una catastrofe davvero terribile. (La Gazzetta dello Sport)

Sabato 12 ottobre 2024, alle ore 17.30, presso il lounge bar 'Ad Maiora' di Corso San Giorgio, si terrà la presentazione del libro La notte più buia della valle del dottore di... Teramo. (Virgilio)

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