Il figlio di Liliana Segre: “Mia madre nel mirino anche se piange per Gaza. Isolare gli estremisti”

Il figlio di Liliana Segre: “Mia madre nel mirino anche se piange per Gaza. Isolare gli estremisti”
Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
QUOTIDIANO NAZIONALE INTERNO

– “Per fortuna mia madre sa ancora affrontare con ironia quello che le piove addosso. Del resto, ne ha passate così tante nella vita, che non si lascia certo abbattere da un cartello che la definisce agente sionista”. La posa della pietra d'inciampo davanti alla casa di Segre in corso Magenta 55, con Figlia Federica Belli Paci, Liliana Segre, figlio Luciano Belli Paci e Beppe SalaGRAMMA Luciano Belli Paci, figlio di Liliana Segre, tra i promotori di Sinistra per Israele, fondatore del Circolo Carlo Rosselli e da anni in prima fila come avvocato per difendere l’immagine di una delle principali testimoni della Shoah, racconta così la reazione di sua madre all’ultimo attacco ricevuto durante il corteo pro Palestina a Milano (QUOTIDIANO NAZIONALE)

La notizia riportata su altri giornali

Botta e risposta tra Gabriele Rubini, alias Chef Rubio, e Giuseppe Cruciani. L’attivista per i diritti dei palestinesi su X, prima Twitter, ha commentato così la puntata del 30 settembre de “La Zanzara”: «Dal 39’ i due sionisti (Cruciani finto ingenuo, David Parenzo autoproclamatosi tale) vengono messi in riga dal segretario nazionale del CARC». (Open)

Gabriele Rubini è stato oggetto di un'informativa per istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale (LAPRESSE)

Lo preferivamo prima, Gabriele Rubini in arte Chef Rubio. Quando, da Thomas Milian del docureality d’Italia, da “Er Monnezza” dei palinsesti più profondi, grondava ragù e ironia nel recensire in tv le trattorie dei camionisti. (Liberoquotidiano.it)

Cartello contro Liliana Segre, si indaga per 'odio razziale': denunciato chef Rubio

Si è trattato, a quanto si apprende, di una telefonata cordiale, in cui il sindaco ha ribadito l'assoluta centralità della senatrice a vita per la comunità milanese ed ha espresso il suo affetto personale. (La Repubblica)

– Prima il cartello con l’accusa d’essere un’agente sionista, poi in risposta il murale spuntato a Milano in cui Liliana Segre è ritratta con la divisa dei prigionieri di Auschwitz e, sopra, un giubbotto antiproiettile con la stella gialla degli ebrei bene in vista. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Durante il corteo pro Palestina, infatti, è apparso un cartello con il volto della senatrice Liliana Segre e del ministro Guido Crosetto definiti 'agenti sionisti'. (MilanoToday.it)