Il Caso Yara | Recensione Documentario

Nella sempre più crescente ondata di passione per il genere crime, produzioni di questo calibro non dovrebbero insospettire, come erroneamente stanno facendo alcuni sul web, ma Gianluca Neri dopo SanPa decide di donarci lo scorcio di dubbio anche sul purtroppo famigerato caso di Yara Gambirasio. Nelle cinque puntate di cui si compone questo documentario, si corre a ritrovo avanti e indietro nel tempo, ripercorrendo tutti gli eventi, mostrando filmati, interviste dirette ai giornalisti che hanno seguito il caso nei loro salotti o rubriche televisive e poi, la mano di Poker che vince su tutto, un’intervista esclusiva e inedita fatta oggi a Bossetti, l’uomo che sta scontando la pena dell’ergastolo per la morte di Yara Gambirasio, uomo che ancora oggi si professa innocente. (The Games Machine)

Ne parlano anche altri media

Chissà se Massimo Bossetti recita o dice il vero, quando si dichiara innocente. Tante, copiose, gli solcano il viso. Probabilmente il dubbio resterà a buona parte del pubblico dopo aver visto «Il Caso Yara: oltre ogni ragionevole dubbio», da martedì 16 luglio su Netflix: cinque puntate da una cinquantina di minuti ciascuna, docuserie prodotta da Quarantadue, sviluppata e diretta da Gianluca Neri (già autore di Sanpa), scritta insieme a Carlo Gabardini e Elena Grillone, con la collaborazione di Alessandro Casati, Cristina Gobbetti, Camilla Paternò. (Corriere Bergamo - Corriere della Sera)

La dottoressa Cristina Cattaneo, l'anatomopatologa che si è occupata del caso di Yara Gambirasio, ha raccontato il ritrovamento del corpo della 13enne e gli accertamenti successivi in una lunga intervista nella docuserie Netflix 'Il Caso Yara: Oltre Ogni Ragionevole Dubbio'. (Fanpage.it)

L’espressione “Oltre ogni ragionevole dubbio” indica la certezza processuale della responsabilità dell’imputato, senza ambiguità né incertezze: è un principio fondante della giurisprudenza penale, di origini anglosassoni ma adottato anche in Italia. (La Repubblica)

Yara e non solo. Ragazze scomparse e indagini nelle serie di luglio

PUBBLICITÀ Era il 26 novembre del 2010 quando la 13enne Yara Gambirasio scompare nel nulla. Il suo corpo verrà ritrovato il 26 febbraio 2011 e da quel giorno avrà inizio l’agonizzante ricerca del colpevole. (Internapoli)

Quello dove Massimo Bossetti, condannato in via definitiva all’ergastolo nel 2018 per l’omicidio di Yara Gambirasio, appare per la prima volta fronte camera per ribadire che lui quella ragazzina non l’ha uccisa. (Il Fatto Quotidiano)

La morte di Yara In un’epoca in cui più gli omicidi sono efferati più diventano appetibili nella costruzione di casi mediatici (vedi il recentissimo riesame degli assassinii di Erba, Olindo e Rosa), ‘Il caso Yara: Oltre ogni ragionevole dubbio’ ripropone in versione seriale la terribile storia di Yara Gambirasio (Primaonline)