Corse audaci e cuori puri, cosa si nasconde dietro la retorica di Giorgia Meloni ad Atreju
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Il discorso di Giorgia Meloni ha seguito il solito canovaccio: retorica, strumentalizzazioni, vittimismo e deresponsabilizzazione. Tra omissioni e attacchi alla "sinistra", la cosa più interessante è l'appello finale alla mobilitazione. Perché la presidente del Consiglio lo ha capito: non può governare da sola, ha bisogno del suo popolo. (Fanpage.it)
La notizia riportata su altre testate
«l nostro approccio è molto diverso dalla sinistra, non abbiamo pregiudizi ne facciamo favoritismi, vale per Stellantis come per le altre aziende, se l’approccio è costruttivo faremo la nostra parte come fatto finora perché quando si tratta di difendere occupazione e crescita ci trovate in prima fila a noi, perché il Pd non l’abbiamo visto arrivare». (Open)
E il premier parte rinnovando il suo impegno con gli italiani e con il Paese: "Ciascuno di noi è consapevole della responsabilità che ha sulle spalle, e noi onoreremo fino all'ultimo giorno il compito che ci è stato dato dagli italiani in questa nazione. (Liberoquotidiano.it)
La presidente del Consiglio e leader del partito, Giorgia Meloni, ha ringraziato i partecipanti e ha ribadito la solidità del governo di centrodestra, promettendo riforme ambiziose e un cammino politico di lungo corso. (Il Dubbio)
Meglio di come me ne occupavo io, dimostra che nessuno è indispensabile, c’è sempre qualcuno che è pronto a sostituirlo. Grazie ad Arianna che tra la nomina di un’astronauta, quella di un ad di una multinazionale, in questa sua foga di dover piazzare amici, parenti e chi non conosce in ogni anfratto dello Stato italiano ha trovato pure il tempo per trovare Atreju (LAPRESSE)
Ovazione e applausi a scena aperta dal pubblico di Atreju durante il discorso di Giorgia Meloni, in particolare nel momento in cui ha citato, provocatoriamente, le parole di Romano Prodi nei suoi confronti: “L’establishment adora Meloni perché Meloni obbedisce”. (Il Sole 24 ORE)