I commenti sull’evento principe dell’estate salentina. Stefano: “Notte della Taranta non all’altezza delle aspettative: Geolier dissonante”

MELPIGNANO – Tra le voci critiche sulla Notte della Taranta del 2024 c’è anche quella di un politico di lungo corso del centrosinistra, Dario Stefano. Come ogni anno, diamo spazio a tutti i diversi punti di vista su un evento che resta assoluto protagonista dell’estate salentina. Quest’anno il più criticato è il rapper napoletano Geolier, un artista capace di richiamare migliaia di adolescenti ai suoi concerti (al prezzo di 56 euro a biglietto), ma che si sarebbe impegnato poco nelle prove per la Notte della Taranta. (Corriere Salentino)

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Melpignano (Lecce) Tamburelli, piedi scalzi e più di 200mila persone unite in un’unica grande danza: nella 27esima edizione della Notte della Taranta, come sempre, a Melpignano, in provincia di Lecce, gli spettatori si sono scatenati per più tre ore con la musica della tradizione, rivisitata in chiave moderna dal maestro concertatore Shablo per parlare ai più giovani. (Corriere della Sera)

Angelina Mango trascina i 200 mila della Notte della Taranta: canta in salentino e balla a piedi nudi (La Stampa)

Leggi tutta la notizia I vini di tenute Lu spada sono stati degustati dagli artisti e dagli ospiti della magica nottata di Melpignano accompagnandone i momenti e lo sviluppo dello spettacolo. (Virgilio)

Notte della Taranta, che ritmo

Il più atteso sul megapalco, con l’Orchestra Popolare diretta dal maestro Riccardo Zangirolami e con Shablo maestro concertatore, è stato senza dubbio Geolier che insieme ad Angelina Mango e Gaia hanno fatto ballare i ‘pizzicati’ in piazza e a casa fino a tarda ora. (corriereadriatico.it)

Sono tre personalità ed un evento, si tratta dell’allenatore della nazionale maschile italiana di pallavolo Ferdinando Fefè De Giorgi, l’étoille del Teatro alla Scala di Milano Nicoletta Manni, il docente di informatica e imprenditorialità giovanile Daniele Manni (questi ultimi due non sono legati da parentela, almeno relativamente alle ultime generazioni) e La Notte della Taranta. (Il Gallo)

Dopotutto la taranta è una piattaforma stilistica senza tempo che, in questa edizione, il maestro concertatore Shablo (anche intervistato sul palco dalla conduttrice Ema Stokholma) è riuscito a distendere senza snaturare, ad allargare senza deformare calibrando bene gli estremi, dalla Pizzica di Aradeo che ha aperto il concerto fino alle interpretazioni curiose dei brani di Geolier (forse la più ostica), Gaia e Angelina Mango , convincente anche in pezzi per nulla semplici come Su picculina. (il Giornale)