L’esposto di Sea Watch: fu naufragio colposo
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«L’ultima volta che ho parlato con lui al telefono era il 31 agosto, non ci vedevamo da 10 anni». Ibrahim Hsian, siriano, aveva salutato il padre Mohammed e tutta la famiglia per trasferirsi in Germania, in attesa di un ricongiungimento. Il 4 settembre, pochi giorni dopo quella telefonata, è stato informato dalla questura italiana che il padre era tra i primi sette corpi rinvenuti in un naufragio al largo di Lampedusa (il manifesto)
Ne parlano anche altre testate
Naufragio migranti 2 settembre, Hsian (figlio di una vittima): "Italia e Malta assumano loro colpe" 12 novembre 2024 (Il Sole 24 ORE)
“Tra una barca di disperati nel Mediterraneo e un potente miliardario noi staremo sempre dalla parte di chi fugge in cerca di libertà, se questo è essere criminali”. Portavoce italiana di SeaWatch, Giorgia Linardi da ieri si è ritrovata immortalata sui profili X del tycoon e dei suoi follower che hanno bollato l’ong tedesca come “organizzazione criminale”. (la Repubblica)
Leggi tutta la notizia Ci chiama criminali. (Virgilio)
Speravo di rivederlo dopo dieci anni. Chiedo al Governo italiano e a quello maltese di assumersi le proprie responsabilità per non essere intervenuti al momento opportuno per evitare questa tragedia" così Ibrahim Hsian, figlio di una delle vittime del naufragio del barcone con a bordo dei migranti, affondato il 2 settembre non lontano da Lampedusa, a margine della conferenza in cui è stato spiegato cosa è accaduto il 2 settembre, quando una nave con a bordo dei migranti è affondata. (Tiscali Notizie)
Nel cuore del Mediterraneo, su acque ormai troppo spesso segnate da drammi inumani, si è consumata una tragedia che Sea Watch – l’organizzazione non governativa tedesca che da anni monitora e soccorre i migranti alla deriva – non vuole permettere che passi sotto silenzio. (LA NOTIZIA)
“Il secondo giorno abbiamo iniziato a avere delle allucinazioni: vedevamo dei palazzi in mezzo al mare, delle navi e cercavamo di raggiungerli”. Ma non c’era nessuno e le motovedette che avrebbero da tempo potuto soccorrerli non sono uscite dal porto se non due giorni dopo la prima segnalazione. (Necrologi)