La scure europea pende su Apple. Rischia supermulta da 38 miliardi

Ascolta ora 00:00 00:00 La Commissione Europea entra a gamba tesa su Apple. Nel mirino di Bruxelles sono finite le regole dell'App Store che violano le nuove regole della concorrenza digitale, il Digital Markets Act (Dma). Impedendo agli sviluppatori di app di indirizzare liberamente i consumatori verso servizi più economici. I risultati preliminari della Commissione europea, comunicati ieri al colosso di Cupertino, derivano da un'indagine avviata lo scorso marzo e dalla quale emerge che nell'App Store viene impedito agli sviluppatori di app di indirizzare liberamente i consumatori verso canali alternativi (e più economici) per offerte e contenuti. (il Giornale)

Ne parlano anche altre testate

La Commissione europea ha avviato procedimenti contro Apple per presunta non conformità con il Digital Markets Act (DMA). Le misure potrebbero costringere Apple a rivedere le proprie politiche, influenzando l'intero mercato digitale (Agenda Digitale)

Apple Intelligence non arriverà in Europa. In un comunicato rilasciato dalla società venerdì 21 giugno ad alcuni giornali tra cui il Wall Street Journal viene dichiarato che le nuove funzionalità di intelligenza artificiale che saranno integrate su iPhone, iPad e Mac non saranno rese disponibili agli utenti dell'Ue nel 2024. (Corriere della Sera)

La Commissione ha avviato una nuova procedura di non conformità contro la big tech di Cupertino per il timore che i suoi nuovi requisiti contrattuali per gli sviluppatori di app di terze parti e gli app store, inclusa la nuova Core Technology Fee, non siano in grado di garantire l’effettiva conformità al Dma. (CorCom)

Apple Intelligence e altre funzioni di iOS 18 arriveranno più tardi in Europa a causa del DMA

Sandro Iacometti 26 giugno 2024 (Liberoquotidiano.it)

Apple ha fatto sapere che le funzionalità di Intelligenza Artificiale (Apple Intelligence) e alcune altre novità (incluso l’iPhone mirroring con macOS Sequoia) presentate nell’ambito della WWDC24 (conferenza sviluppatori) non saranno disponibili nei paesi dell’Unione Europea prima del prossimo anno. (macitynet.it)

L’obiettivo principale è quello di contrastare le posizioni dominanti di alcune grandi protagonisti digitali, come Google, Amazon, Apple e Meta, che, grazie alla loro immensa influenza, possono ostacolare la concorrenza e ledere i diritti dei consumatori. (Webnews)