Spari all’alba, a terra i Quindici. Dalla rotonda di San Vittore un omaggio ai martiri di Milano

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IL GIORNO INTERNO

Di Roberto Cenati Ottant’anni fa, il 10 Agosto 1944, in piazzale Loreto avveniva uno dei più tragici episodi della storia milanese durante la Resistenza. Un plotone fascista della legione autonoma Ettore Muti fucilava, per ordine della sicurezza nazista, 15 partigiani prelevati dal carcere di San Vittore. Con queste fucilazioni si pensava che la strategia del terrore nazifascista potesse isolare i combattenti della Resistenza dalla popolazione. (IL GIORNO)

Se ne è parlato anche su altre testate

Poi si è scatenata la bufera sulla frase dell’assessore della Regione Lombardia Massimo Sertori che durante il suo discorso ha parlato di 15 uomini fucilati da “forze di occupazione straniera”. Prima la frecciata-riferimento indiretto al generale Roberto Vannacci del presidente dell’Anpi Provinciale di Milano, Primo Minelli, che senza citarlo ha parlato di chi “inneggia alla Decima Mas nel silenzio di quasi tutte le istituzioni”. (IL GIORNO)

E, visto il tema, non sono ovviamente mancate le polemiche. A cominciare dal riferimento indiretto al generale Roberto Vannacci, del presidente dell'Anpi provinciale di Milano, l’Associazione dei partigiani, Primo Minelli, che senza citarlo ha parlato di chi “inneggia alla Decima Mas nel silenzio di quasi tutte le istituzioni. (IL GIORNO)

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Piazzale Loreto, fischi per la Lega che nasconde le colpe dei fascisti

Ieri, a San Vittore e al Campo della Gloria; oggi, sul luogo dell'eccidio nazifascista, dove... Leggi tutta la notizia (Virgilio)

Non basta. L'assessore della Regione Lombardia Massimo Sertori durante il suo discorso ha parlato di 15 uomini fucilati da "forze di occupazione straniera". (TGR Lombardia)

La targa è stata scoperta durante le commemorazioni ufficiali nell’ottantesimo anniversario della strage. Quindici persone fucilate, quindici antifascisti, i loro corpi oltraggiati, poi lasciati esposti al sole per tutta la giornata, in balia delle mosche e del pubblico ludibrio. (il manifesto)