Commemorazione dell'eccidio di piazzale Loreto: polemiche e tensioni

Questa mattina, a Milano, si è tenuta la commemorazione dell'eccidio di piazzale Loreto, avvenuto esattamente ottant'anni fa, il 10 agosto 1944. L'evento, che avrebbe dovuto essere un momento di riflessione e memoria, è stato segnato da polemiche e tensioni.

Durante la cerimonia, l'assessore regionale agli Enti locali, Massimo Sertori, ha pronunciato un discorso che ha suscitato forti reazioni. Sertori ha dichiarato di non aver intenzionalmente omesso riferimenti critici o polemici, affermando di aver semplicemente letto un testo preparato in anticipo. Tuttavia, le sue parole sono state percepite come un tentativo di minimizzare le responsabilità dei fascisti nell'eccidio.

Primo Minelli, presidente dell'Anpi provinciale di Milano, ha criticato duramente il discorso di Sertori, senza citarlo direttamente. Minelli ha sottolineato come alcune figure pubbliche continuino a inneggiare alla Decima Mas, un'unità militare fascista, nel silenzio di molte istituzioni. Ha inoltre evidenziato la difficoltà delle forze di centrodestra nel dichiararsi apertamente antifasciste.

Diana De Marchi, consigliera comunale del Pd con delega al Lavoro e alle pari opportunità nella Città metropolitana di Milano, ha espresso il suo disappunto per il discorso di Sertori. De Marchi ha affermato che le forze di destra non riescono a riconoscere il valore della Resistenza e a prendere una posizione chiara contro il fascismo.

La commemorazione dell'eccidio di piazzale Loreto, invece di unire nella memoria e nel rispetto delle vittime, ha evidenziato ancora una volta le profonde divisioni politiche e ideologiche presenti nel paese. Le polemiche sollevate durante l'evento mostrano quanto sia ancora difficile per alcune forze politiche affrontare apertamente il passato fascista dell'Italia.

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