Noa Argamani parla per la prima volta dopo il rapimento - Video

Noa Argamani parla per la prima volta dopo il rapimento - Video
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Noa Argamani parla per la prima volta dopo la liberazione. "Sono a casa ora, ma non possiamo dimenticare gli ostaggi che sono ancora tenuti prigionieri a Gaza, in attesa del loro ritorno" dice in un video, pubblicato sui social di 'Hostages and missing family forum', la 25enne, simbolo del 7 ottobre, salvata l'8 giugno scorso dalla prigionia di Hamas a inizio giugno, invitando a ricordare chi è ancora nelle mani di Hamas a Gaza tra cui anche il suo fidanzato Avinatan Or. (Adnkronos)

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"Sono a casa ora, ma non possiamo dimenticare gli ostaggi che sono ancora tenuti prigionieri a Gaza, in attesa del loro ritorno"... Leggi tutta la notizia (Virgilio)

Che storia quella di Liora e di sua figlia Noa, la ragazza simbolo di quell’atroce 7 ottobre rimasto impresso nell’immaginario collettivo. Come dimenticare le immagini di lei trascinata via in moto, lo sguardo perso e sconvolto, le urla disperate che chiedevano aiuto e il volto proteso verso un inferno senza nome e senza perché. (Mosaico-cem.it)

La donna, che era malata terminale per un tumore al cervello scoperto già prima del rapimento della figlia, aveva espresso un ultima richiesta: rivedere la figlia, di 26 anni, prima di morire. È morta a 61 anni la madre di Noa Argamani, la cittadina israeliana diventata uno dei simboli degli ostaggi rapiti da Hamas, il 7 ottobre, al rave per la festa di Sukkot. (Open)

Noa Argamani, è morta la mamma dell’ostaggio di Hamas liberato tre settimane fa. Chiese di poter rivedere la figlia per l’ultima volta

La donna aveva un tumore terminale al cervello e aveva più volte espresso il desiderio di vedere la figlia per un'ultima volta prima di morire. Noa è stata al suo fianco in ospedale da quando è stata rilasciata, ricorda il sito di Ynet. (ilmessaggero.it)

Liora Argamani, madre di Noa Argamani, una degli ostaggi di Hamas liberati il mese scorso dall'Esercito israeliano, è morta all'ospedale Ichilov di Tel Aviv. Ad annunciarlo è stata la stessa struttura sanitaria ricordando che la donna era malata terminale di cancro al cervello e che durante gli otto mesi di prigionia della figlia aveva lanciato innumerevoli appelli per la sua liberazione, nella speranza di poterla rivedere un'ultima volta prima di morire. (Fanpage.it)

Liora Argamani, madre di uno degli ostaggi simbolo del raid avvenuto durante il festival musicale Supernova e salvata tre settimane fa da agenti israeliani in uno spettacolare e drammatico blitz in un campo profughi della Striscia di Gaza, è morta dopo una lunga battaglia contro un tumore al cervello. (QUOTIDIANO NAZIONALE)