La bellezza del calcio

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articolo21 SPORT

La bellezza del calcio è soprattutto in chi lo sa capire. Sven Goran Eriksson ha giocato, spesso vinto, diffondendo un’ idea di calcio che era insieme bellezza e rispetto. Le sue squadre giocavano bene e i suoi giocatori coltivavano valori. Tecnici, ma anche umani. Non è un caso che la sta eleganza di modi si trasferisse anche sul campo. E persino nell’ atteggiamento dei calciatori che allenava. Il suo carattere nordico si era vivacemente mescolato con quello mediterraneo, prima in Portogallo poi in Italia, dando vita ad un originale mix di cordialità, ironia e sorrisi. (articolo21)

Se ne è parlato anche su altre testate

Carlo Ancelotti ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della sfida di campionato contro il Las Palmas. Il tecnico italiano ha dedicato un pensiero al tecnico svedese, scomparso a 76 anni per un tumore al pancreas, e al difensore del Nacional Montevideo morto a soli 27 anni: "Nelle ultime ore abbiamo ricevuto due notizie molto tristi: Juan Izquierdo ed Eriksson sono morti. (Sport Mediaset)

LONDRA. Ad annunciare la morte dell'ex tecnico della Lazio campione d'Italia è stata la famiglia, che gli è stata sempre al fianco in questi ultimi mesi di sofferenza ma anche di accettazione, per una malattia incurabile che Eriksson ha vissuto come il prezzo dovuto «ad una vita bellissima». (Il Centro)

Eriksson la volle a tutti i costi nonostante non l’avesse mai vista giocare dal vivo. E lei ripagò quella fiducia? (fcinter1908)

Eriksson, l’allenatore gentiluomo che ha conquistato il cuore dei tifosi della Samp

Un uomo nato e cresciuto nel silenzio dei grandi boschi svedesi, nella regione del Värmland, verso la frontiera con la Norvegia. Adesso, nei giorni della sua scomparsa, in Svezia si parla di dare il suo nome allo stadio del Degerfors ma anche all’Ullevi a Göteborg, dove il tecnico si rivelò al mondo, vincendo la Coppa Uefa nel 1982 con l’Ifk, il club cittadino. (La Gazzetta dello Sport)

Juan Sebastian Veron e Massimo Maestrelli, due persone unite dall’amore per la Lazio e ora anche da un’idea condivisa: «Sarebbe bello intitolare il nuovo stadio biancoceleste, sperando che il Flaminio possa diventarlo, a Tommaso Maestrelli e Sven Goran Eriksson». (Repubblica Roma)

Sven Goran Eriksson sedeva sulla panchina blucerchiata e ha legato indissolubilmente il suo nome a quella che rappresenta l'ultimo trofeo conquistato. Cinque stagioni alla guida della Sampdoria: un terzo posto e una Coppa Italia, quella del 1993-1994 vinta contro l'Ancona in un Ferraris in tripudio e con gli occhi lucidi. (Primocanale)