In salvo tre calciatrici della squadra di Herat: «Sono all'aeroporto di Kabul in attesa di partire per l'Italia»

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Notizie - MSN Italia INTERNO

«Altre due ragazze hanno lasciato Herat, sono arrivate a Kabul ma non sono riuscite a passare i checkpoint talebani».

Nei giorni scorsi era circolata la notizia che gran parte della squadra fosse riuscita a scappare in Iran, «ma non è vero.

La notizia è arrivata al Corriere giovedì mattina da Stefano Liberti, documentarista che sta seguendo dall’Italia la vicenda insieme alla ong Cospe.

Tre calciatrici della squadra di Herat, le loro famiglie e l’allenatore sono riuscite a raggiungere l’aeroporto di Kabul. (Notizie - MSN Italia)

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Questo antico proverbio, che ha caratterizzato da sempre la cultura e la mentalità in Afghanistan, oggi non vale più per la popolazione in fuga dai talebani. I talebani, infatti, sono entrati in possesso dei database dell’NDS, l’intelligence afghana, in cui sono custodite le informazioni su chiunque (Difesa e Sicurezza)

di Francesco Lommi. “Mi rivolgo alla comunità internazionale e alla politica, chiedendo loro di non dimenticare e abbandonare il nostro paese, l’Afghanistan, e di intervenire”. È l’appello di F.R, 40 anni, una delle dottoresse che lavoravano al centro per la prevenzione del tumore al seno della Fondazione Veronesi a Herat, ora caduto in mano ai talebani. (Luce)

“Fino a un mese fa ero la responsabile del centro, mi occupavo delle mammografie e dei tumori al seno", racconta infatti a La Stampa una delle dottoresse, "Ora non c’è più nessuno che lo faccia. Lì, grazie alla Fondazione Veronesi, siamo stati messi su un aereo militare e siamo arrivati in Italia" (Yahoo Finanza)

E fino a pochi giorni fa nella struttura lavoravano due medici, due tecnici di radiologia, due tecnici di laboratorio. Resta una grande angoscia per tutte coloro che sono rimaste a Herat e nel Paese e che non potranno più accedere al centro e alle cure mediche (Io Donna)

“Fino a un mese fa ero la responsabile del centro, mi occupavo delle mammografie e dei tumori al seno", racconta infatti a La Stampa una delle dottoresse, "Ora non c’è più nessuno che lo faccia. Fortunatamente sono state tutte evacuate dal Paese e messe in salvo con le loro famiglie, ma oggi ad Herat non c'è più nessuno che si occupi di tumori al seno. (Yahoo Finanza)