Città unica tra Cosenza, Rende e Castrolibero, Pecoraro (Pd): «Occorre riscrivere la legge»
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Le tracce della battaglia referendaria si leggono solo sui volti dei protagonisti. Nelle loro parole il senso d’uno scontro acceso rispetto al quale, però, il 74 per cento della popolazione dell’area interessata dalla fusione è rimasta indifferente. Articolata la posizione del segretario provinciale del Pd, Vittorio Pecoraro , che ritiene fallito il progetto pure sposato dal suo partito e chiede una nuova legge: «Ci siamo spesi in migliaia con convinzione per il Sì alla fusione. (Gazzetta del Sud - Edizione Cosenza)
Ne parlano anche altre testate
Cosenza – Sono stati circa 25 mila, su un totale di 98mila, i cittadini tra Cosenza Rende e Castrolibero che si sono recati alle urne per decidere sulla Città Unica. la maggioranza si è espressa contro la fusione dei tre comuni. (Quotidiano online)
«Non ho mai commentato, nè prima nè durante la campagna elettorale, perchè - ha sottolineato Occhiuto - ho ritenuto giusto che questa materia fosse consegnata al Consiglio regionale che ha fatto una legge e che ha trovato un accordo per la data del referendum. (Gazzetta del Sud - Edizione Cosenza)
La bocciatura referendaria della proposta di legge regionale sulla fusione delle città di Cosenza, Rende e Castrolibero, deve indurre anche all’interno di Sinistra Italiana ad una riflessione. Il Circolo di Sinistra Italiana dell’Area Urbana si è posizionato per il SI, invitando i cittadini ad andare al voto. (Iacchite)
«Non ha cercato la condivisione, condizione essenziale per realizzare una fusione che porti risultati, i cittadini hanno votato, quei pochi che lo hanno fatto, su una ipotesi di fusione senza saperne praticamente nulla. (LaC news24)
Ha imposto a tutto il centrodestra prima e poi a quasi tutti i partiti la scelta di arrivare in tempi rapidi a questa decisione. Si sono allineati partiti di maggioranza e minoranza. (Iacchite)
La legge permetterebbe alla maggioranza Occhiuto di andare avanti nel processo di fusione, posto che il referendum era consultivo e non vincolante. Il presidente della Giunta regionale si è rimesso alla volontà del Consiglio regionale. (LaC news24)