«Satnam si poteva salvare», arrestato Lovato

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Morti sul lavoro

Se fosse stato soccorso subito, «con ogni probabilità» Satnam Singh, il lavoratore indiano stritolato da un macchinario avvolgi-plastica che gli ha tranciato un braccio in un’azienda agricola di Borgo Santa Maria, una frazione di Latina, si sarebbe salvato. Invece, il suo datore di lavoro Alessandro Lovato, per non far scoprire che era impiegato al nero e che la sua azienda non rispettava le norme di sicurezza sul lavoro, lo ha lasciato agonizzare per un’ora e mezza prima di caricarlo su un furgoncino, con il braccio amputato messo in una cassetta della frutta. (il manifesto)

La notizia riportata su altre testate

Ci si è chiesti in tanti, nei giorni successivi a quella tragedia primitiva, se e quando gli autori di un così orribile gesto sarebbero stati costretti a rispondere del loro comportamento. (la Repubblica)

“Ringrazio, a nome della comunità che rappresento, la magistratura e le forze dell’ordine per il loro impegno e il loro lavoro incessante volto a fare luce sulla morte di Satnam Singh. (Radio Studio 93)

Secondo la Procura di Latina "ove l'indiano, deceduto per la copiosa perdita di sangue, fosse stato tempestivamente soccorso, si sarebbe con ogni probabilità salvato". L'ipotesi di reato è quella di omicidio doloso con dolo eventuale. (Today.it)

La morte del bracciante Singh: per la Procura è un omicidio

"Il soccorso immediato ritardato con effetto determinato dalla condotta del Lovato e più volte richiesto dalla moglie (di Satnam ndr), avrebbero con ragionevole probabilità prossima alla certezza interrotto il decorso causale verso la morte". (latinaoggi.eu)

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La notizia è stata resa nota dalla Procura di Latina, che ha spiegato come, a seguito delle risultanze della consulenza medico-legale, l'ipotesi di reato inizialmente configurata come omicidio colposo sia stata variata in omicidio doloso con dolo eventuale. (Famiglia Cristiana)