Meloni vuole garanzie «forti» prima di concedere i voti di FdI a Ursula von der Leyen: conta il programma. Sul piatto c'è la liberalizzazione delle spiagge
Giorgia Meloni non scopre ancora le sue carte, vuole trattare fino all’ultimo minuto utile. Alzare il prezzo e ottenere il massimo «per l’interesse dell’Italia», prima di concedere a Ursula von der Leyen i 24 voti di FdI. Per la premier «conta quel che c’è nel programma», contano i progetti che la presidente uscente, candidata al bis, intende realizzare nei prossimi cinque anni alla guida della Commissione Ue. (Corriere Roma)
La notizia riportata su altre testate
E non è il solo, in un mondo affollato di autocrati che danzano sulla crisi delle democrazie; l’Europa, infragilita nel suo asse portante franco-tedesco, anch’essa di fronte al bivio, se diventare l’epicentro dell’instabilità o puntare su una maggiore integrazione. (L'HuffPost)
Magari non apertamente con un “sì” convinto in aula, ma con un’astensione ufficiale dietro cui si potrebbero celare … (Il Fatto Quotidiano)
Domani sapremo se Ursula von der Leyen ce la farà o se verrà impallinata dai franchi tiratori. E l‘esito del voto dipenderà dai voti segreti di Meloni. (Nicola Porro)
Tra i suoi obiettivi c'era quello di garantirsi il consenso dei deputati di Fratelli d'Italia. Nel corso del confronto, gli esponenti del partito di Giorgia Meloni hanno fissato precisi paletti su immigrazione e Green Deal. (Fanpage.it)
Nel 2022 i dem attaccarono il «condono»: «La Meloni favorisce gli evasori». (La Verità)
Il confronto tra l’ex ministro della Difesa di Berlino e la delegazione di Ecr si è concluso con un giudizio sospeso, mentre la Meloni è al lavoro per ottenere un commissario di peso e la vicepresidenza della commissione per l'Italia. (il Giornale)