Pil Usa +2,8% annualizzato nel terzo trimestre
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Il Pil degli Stati Uniti è aumentato del tasso annualizzato del 2,8% nel periodo tra luglio-settembre, mantenendo un ritmo sostenuto e in linea con il trimestre aprile-giugno nel quale l’incremento era stato del 3 per cento. L’economia statunitense ha rallentato leggermente ma ha mantenuto sostanzialmente un ritmo di crescita solido: l’inflazione in calo e i forti aumenti salariali hanno sostenuto la spesa dei consumatori anche in vista delle elezioni presidenziali, che pure alimentano tensioni e rappresentano un notevole elemento di incertezza anche per i mercati. (Il Sole 24 ORE)
Su altre fonti
La spesa personale è aumentata al ritmo più rapido dal 1° trimestre 2023 (3,7% contro il 2,8% del 2° trimestre), sostenuta da un’impennata del 6% nel consumo di beni (6% contro 3%) e da una robusta spesa per i servizi (2,6% contro 2,7%), soprattutto farmaci da prescrizione, autoveicoli e parti di ricambio, servizi ambulatoriali e servizi di ristorazione e alloggio. (Scenari Economici)
Si tratta della lettura più bassa dal primo trimestre del 2021. L’inflazione in Australia torna a scendere e nel terzo trimestre si ferma al 2.8%, un punto in meno rispetto al periodo precedente e un decimo meglio delle attese del mercato. (Ekonomia.it)
La giornata é stata piena di dati tra cui l'inflazione, la disoccupazione e il Pil della Germania oltre che il Pil Europa e delle altre 3 grandi nazioni del Vecchio Continente (Italia, Francia, Spagna). (XTB)
L’economia statunitense è cresciuta a un tasso annuo del 2,8% da luglio a settembre 2024, con i consumatori che hanno contribuito alla crescita dell’economia nonostante il peso di tassi di interesse ancora elevati. (LAPRESSE)
È un numero che l’Europa purtroppo non può neanche sognare (pertanto preferisce ignorarlo). È uscito oggi un altro dato positivo sull’economia americana, una crescita del Pil pari al +2,8%. (Corriere della Sera)
Dow Jones S&P-500 (LA STAMPA Finanza)