Baddie significato soprannome Anna

Baddie è il nomignolo che Anna usa per se stessa e le sue fan, ma cosa significa davvero? Lei svela il significato. Anna è una vera baddie, non c’è che dire. Inizialmente, la rapper definiva se stessa in questo modo, ma con il tempo è diventato un nomignolo diretto a tutte le sue fan. Tutte le ragazze che si sentono descritte dai brani e dallo stile di Anna si definiscono in questo modo , ma conoscete il suo vero significato? Se la risposta è no, vi spieghiamo noi cosa significa! Il termine “baddie” arriva direttamente dall’inglese e significa “essere cattiv”… ma non in senso negativo, anzi! Una “baddie” è una ragazza o una donna che è estremamente sicura di sé, alla moda e che cura molto il suo aspetto. (Webboh)

Su altre fonti

Ospite in The Flight Giovedì 27 giugno, dalle ore 15.00 Anna è stata ospite in diretta su RTL 102.5 e in streaming su RTL 102.5 PLAY, in “The Flight" con la Zac e Matteo Campese per presentare il suo album "Vera Baddie" in uscita questa notte. (rtl.it)

Oggi esce il primo album di Anna. Si chiama "Vera Baddie" e contiene 18 tracce, tra cui i già noti singoli "BBE" (con Lazza) e "30°C". Una baddie è tante cose, è anche tamarra (scherza la rapper con Daniele e Camilla on air). (Radio 105)

Cosa non nuova per l'artista spezzina che quattro anni fa con “Bando” - che oggi ha circa sessanta milioni di streaming su Spotify – si fece subito conoscere per talento e freschezza, doti poi confermate nei tanti featuring e nei singoli successivi con gli artisti più importanti del rap italiano. (CittaDellaSpezia)

Perché non riusciamo a toglierci dalla testa 30° di Anna

Anna con i suoi 20 anni e i milioni di streaming conquistati da quando nel 2020 a soli 16 anni ha esordito con Bando (diventata una hit mondiale), ha idee chiare e fiducia in sé stessa. Dopo una serie di canzoni di successo (l’ultima è 30°C, già Disco d’Oro), è pronta a pubblicare il primo album di inediti: Vera Baddie, in uscita venerdì per Emi Records Italy/Universal Music Italia. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Di fatto, ha aperto le porte dell'hip hop italiano alle donne, diventando un modello per le bambine di oggi e non provando nessuna strada alternativa, nessuna rilettura, al genere. (Vanity Fair Italia)

C’era una volta la canzone da villeggiatura, cioè il brano che nel suo testo voleva far sognare uno spicchio di vacanza all’italiano costretto in città dal lavoro. L’italiano che contava i giorni che lo separavano dalle ferie in catena di montaggio o in coda alla mensa aziendale sentiva una canzone ambientata sulla spiaggia assolata, lontano dagli stress, dalle fatiche e dalle scadenze, e così ricaricava il suo serbatoio di pazienza per un’altra settimana. (Fanpage.it)