Tragedia in Libano: aggredita la troupe del Tg3, com’è morto l’autista

Una tragedia. Non si può definire in altro modo quanto accaduto questa mattina a Sidone, nel Sud del Libano, vittima di un bombardamento due giorni fa. La troupe del Tg3 composta dall’inviata Lucia Goracci, dall’operatore Marco Nicois e dalla traduttrice Kinda Mahlouf, accompagnata dall’autista Ahmad Akil Hamzeh, è stata aggredita e inseguita da un gruppo di persone. Proprio durante l’assalto, l’autista ha accusato un malore e si è accasciato a terra. (Nicola Porro)

Su altri giornali

I video della scena mostrano danni all'esterno di un edificio e finestre infrante sulle auto parcheggiate sotto. Hezbollah ha dichiarato di aver preso di mira una base militare a sud di Haifa con un attacco coordinato di missili "Fadi 1". (la Repubblica)

Le grida, il tentativo di rompere la telecamera, l’aggressione ai danni della troupe del Tg3, l’inviata Lucia Goracci e l'operatore Marco Nicois. E la morte per infarto dell’autista, Ahmad Akil Hamzeh, che li guidava. (Avvenire)

Illesi la giornalista Lucia Goracci e l'operatore Marco Nicois, mentre purtroppo è morto l'autista, un locale che è stato stroncato da un malore in seguito all'aggressione. La tragica notizia è arrivata nel corso dell'odierno telegiornale di mezzogiorno: una troupe del TG3 è stata aggredita poche ore fa in Libano, in un villaggio del Sud vicino a Sidone, non distante dal confine di Israele. (Movieplayer)

Troupe del Tg3 aggredita in Libano, il racconto commosso di Goracci: “Così ci hanno assaliti ed è morto il nostro autista”

È drammatico il racconto di Lucia Goracci, inviata del Tg3, la cui troupe questa mattina è stata aggredita e inseguita in un villaggio a nord di Sidone, nel Sud del Libano. «Non abbiamo parole per descriverne la profondità umana e la grande dolcezza di Ahmad». (RagusaNews)

Una troupe del Tg3 è stata aggredita in Libano, vicino a Sidone. L'autista locale ha avuto un infarto ed è morto. (L'Unione Sarda.it)

L’inviata – nell’audio pubblicato dall’Ansa – sottolinea come la loro presenza fosse stata segnalata e la troupe stesse riprendendo il viaggio “senza problemi, la gente ci parlava”. (Il Fatto Quotidiano)