Catania, dà fuoco a una ragazza di 26 anni per un fidanzatino conteso: un video riprende il momento dell'acquisto della benzina

Catania, dà fuoco a una ragazza di 26 anni per un fidanzatino conteso: un video riprende il momento dell'acquisto della benzina
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Giornale di Sicilia INTERNO

L’auto, una piccola utilitaria bianca, è ferma: la donna che la guida ha il finestrino abbassato e aspetta che il benzinaio gli consegni una bottiglietta che ha appena riempito di carburante e poi paga in contanti. È il video ripreso, il 26 settembre scorso, dal sistema di sorveglianza della stazione di servizio di Catania in cui è stato comprato il liquido infiammabile che poco dopo verrà gettato addosso a una 26enne, appiccando poi il fuoco, al culmine di una lite in strada tra adulte nata per un fidanzatino conteso tra due 15enni. (Giornale di Sicilia)

Se ne è parlato anche su altre testate

Le due sono accusate di tentato omicidio pluriaggravato per aver gravemente ferito due donne il pomeriggio del 26 settembre, in seguito a un acceso scontro tra gruppi. (Gazzetta del Sud)

Finiscono in carcere con l’accusa di tentato omicidio pluriaggravato le due 42enni che secondo gli inquirenti al termine di una furibonda rissa avrebbero lanciato della benzina addosso ad altre due donne per poi appiccare il fuoco con un accendino. (Today.it)

Una rivalità tra ragazzine, per un fidanzatino conteso, degenerata in faida familiare. In carcere sono finite Agata Vitanza e Rosa Alessandra Gennamari, accusate di tentato omicidio. (Catania)

Tenta di appiccare incendio boschivo, arrestato in flagranza nel reggino

Depositato in cancelleria il ricorso al Riesame, dall’avvocato Daniele Cugno, legale di una delle due 42enni in carcere con l’accusa di avere scaraventato della benzina addosso a una 26enne e poi dato fuoco. (Giornale di Sicilia)

Una ha ammesso di aver spruzzato e acceso il liquido infiammabile, ma ha sostenuto che la bottiglia con la benzina dentro l’aveva già con sé per caso – versione che esclude la premeditazione-; l’altra ha escluso ogni responsabilità, sostenendo di essere scesa dall’auto solo pochi istanti durante la rissa. (il Fatto Nisseno)

La zona, già colpita in passato da episodi analoghi, è situata all'interno della macchia mediterranea di Terusa, un'area particolarmente sensibile dal punto di vista ambientale. (Corriere di Lamezia)