FRANCIA - Tra i due estremismi, gli ebrei pensano all'aliyah

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Moked ESTERI

Sempre più ebrei pensano di lasciare la Francia e trasferirsi in Israele. Chi si occupa di aliyah (emigrazione in Israele) da tempo parlava di questa tendenza, dovuta soprattutto all’esplosione dell’antisemitismo nel post 7 ottobre. Ora, i risultati del primo turno delle legislative in Francia rappresentano «un ulteriore passo» verso una possibile emigrazione in massa. Lo ha dichiarato al Times of Israel, Ariel Kandel, direttore generale dell’associazione Quelita che si occupa di facilitare l’aliyah dalla Francia. (Moked)

Su altri media

Le mosse politiche non si giudicano dalle intenzioni (probabilmente sempre eccellenti) ma dai risultati. Dunque, piuttosto che astrologare sui futuri ballottaggi, ci converrebbe aspettare il responso concreto delle urne. (Italia Oggi)

La decisione del presidente della Repubblica è stata strana e catastrofica, e adesso noi ci ritroviamo con due blocchi estremi. A sinistra, i socialdemocratici hanno accettato di allearsi con la sinistra radicale, ovvero antisemita. (Corriere della Sera)

A decidere il voto di domenica in Francia sarà l’antisemitismo

L’antisemitismo è con noi, come a destra, fin dai tempi di Proudhon; nel socialismo di Jules Guesde, all’epoca dell’affaire Dreyfus; nel Partito Comunista di Maurice Thorez, che nel 1940 definiva Léon Blum un «rettile ripugnante»; o nel gruppo trotskista che da trent’anni si aggira intorno all’islamofascismo, sognando di fare… Non se ne era mai andata, ovviamente. (la Repubblica)

Al momento, infatti, non solo la destra e la sinistra populista sono entrambe in vantaggio rispetto al blocco centrista. Il presidente ha ragione almeno su un fatto, e cioè che il prossimo ballottaggio potrebbe rappresentare un punto di svolta nella storia politica della Francia. (Panorama)