Francia, una guerra di religione

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Italia Oggi ESTERI

Mélanchon Le mosse politiche non si giudicano dalle intenzioni (probabilmente sempre eccellenti) ma dai risultati. Dunque, piuttosto che astrologare sui futuri ballottaggi, ci converrebbe aspettare il responso concreto delle urne. Ma ciò che avviene in Francia potrebbe essere visto già oggi come significativo, tanto da poter dire – purtroppo - che si sono poste le premesse di gravi danni. Attualmente il Paese è diviso in due. (Italia Oggi)

La notizia riportata su altri giornali

Lo ha dichiarato al Times of Israel, Ariel Kandel, direttore generale dell’associazione Quelita che si occupa di facilitare l’aliyah dalla Francia. Sempre più ebrei pensano di lasciare la Francia e trasferirsi in Israele. (Moked)

Non se ne era mai andata, ovviamente. La sinistra antisemita è tornata. (la Repubblica)

Elezioni in Francia, il filosofo Finkielkraut: «Preferirei la destra all'antisemitismo del Fronte Popolare»

Dopo il disastroso primo turno elettorale, Emmanuel Macron ha un’unica certezza: deve evitare che la destra populista prenda il Parlamento francese. Il presidente ha ragione almeno su un fatto, e cioè che il prossimo ballottaggio potrebbe rappresentare un punto di svolta nella storia politica della Francia. (Panorama)

Preoccupato e infelice. Perché l’antisemitimo della France insoumise (il partito di Jean-Luc Mélenchon, ndr) non è marginale, è programmatico, è una scelta di società. (Corriere della Sera)