Mafia, scaduti i termini: a Palermo torna libero il boss Corona, il «re delle scommesse» all’Ippodromo

Mafia, scaduti i termini: a Palermo torna libero il boss Corona, il «re delle scommesse» all’Ippodromo
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Giornale di Sicilia INTERNO

Torna in libertà Giuseppe Corona, condannato a 15 anni e 2 mesi in appello considerato il «re delle scommesse» all’Ippodromo di Palermo. Avrebbe effettuato investimenti per le famiglie di Porta Nuova e di Resuttana, tra centri scommesse, Compro oro e persino la vendita di preziosi al monte dei pegni. È accusato di riciclaggio e intestazione fittizia e sottoposto al carcere duro del 41 bis a Milano Opera. (Giornale di Sicilia)

Ne parlano anche altri giornali

Ufficialmente cassiere della Caffetteria Aurora, un bar di fronte al porto, Giuseppe Corona, 56 anni, considerato il reggente del mandamento di San Lorenzo scarcerato ieri per decorrenza dei termini massimi di custodia cautelare, era finito al centro di inchieste giudiziarie in quanto ritenuto uno degli uomini forti della riorganizzazione mafiosa dopo la morte di Totò Riina. (Giornale di Sicilia)

Dal 41 bis alla libertà. Il boss di mafia Giuseppe Corona è stato scarcerato per decorrenza dei termini massimi di custodia cautelare: questo quanto sancito dalla terza sezione della Corte d'appello di Palermo, che ha preso atto della scadenza (l'arresto risaliva al 2018) e ha ordinato la remissione in libertà dell’uomo, conosciuto anche il “re delle scommesse” dell’ippodromo. (il Giornale)

Cavilli e scarcerazioni L’ultimo caso denunciato è quello di Giuseppe Corona, il “re delle scommesse” all’Ippodromo di Palermo, accusato di riciclaggio e intestazione fittizia, coinvolto probabilmente anche in alcuni traffici di droga. (La Voce del Patriota)

Boss scarcerato, il centrodestra insorge contro “l’inerzia” dei giudici: “Vicenda scandalosa”

Stavolta le porte del carcere si aprono per Giuseppe Corona, 56 anni, boss emergente nella Cosa nostra orfana di Salvatore Riina, capace di riciclare fiumi di denaro: (Secolo d'Italia)

«A pochi giorni dal gravissimo episodio che ha portato alla scarcerazione di nove boss trapanesi fedelissimi di Matteo Messina Denaro per decorrenza dei termini massimi, un altro pericoloso boss mafioso esce di carcere a causa delle lentezze dei tribunali. (Giornale di Sicilia)

Una circostanza resa possibile dal fatto che la sentenza del 27 marzo scorso non è ancora stata depositata. Si tratta della seconda scarcerazione per decorrenza dei termini avvenuta in pochi giorni: poco più di una settimana fa, erano stati scarcerati nove boss trapanesi fedelissimi di Matteo Messina Denaro. (Secolo d'Italia)