Siria, Assad torna a Damasco scortato dagli iraniani. Colpiti i francescani
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Torna a Damasco il presidente Bashar Assad, «scortato» dalla visita dell’alleato iraniano dopo l’ingresso dei ribelli ad Aleppo e tornano in azione i cacciabombardieri russi. Ma la crisi siriana, forse la più dura che il regime sta affrontando dal 2011, sembra tutt’altro che risolta. Mentre le milizie filoturche continuano a spingere verso sud, in particolare in direzione della città di Hama, ieri mattina è partito un primo contrattacco dell’esercito siriano. (Corriere della Sera)
La notizia riportata su altri media
"Mentre tutta l'attenzione della nazione islamica è focalizzata sulla Palestina - ha aggiunto - i ribelli stanno rivolgendo la loro attenzione a un altro luogo e non a scapito dell'entità sionista". Lo ha scritto su X la guida suprema dell'Iran, Ali Khamenei. (Civonline)
Il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araqchi, in visita a Damasco domenica, ha affermato che la situazione in Siria è "difficile", ma che il governo del presidente Bashar al-Assad affronterà con successo i ribelli, come ha fatto in passato. (Civonline)
L’Iran considera il Paese come uno dei perni di un sistema che unisce il proprio territorio al Mediterraneo attraverso un «corridoio» che attraversa Iraq e Libano. Mosca e Teheran (con le milizie sciite regionali) sono unite nel sostegno di Assad ma perseguono interessi diversi e concorrenti. (Corriere della Sera)
Secondo quanto riportato dai media arabi, il palazzo del presidente siriano è stato occupato dai ribelli siriani. Gli insorti però proseguono verso Hama e hanno già preso il controllo di numerose città e villaggi. (Il Fatto Quotidiano)
Un ufficiale dei ribelli siriani ha dichiarato in un'intervista alla tv israeliana Channel 12 che "l'intera provincia di Idlib e i suoi sobborghi sono stati conquistati, così come Aleppo, tranne alcune zone, e stanno avanzando verso la regione di Hama". (Sky Tg24 )
– Il presidente siriano Bashar al Assad ha promesso di sconfiggere il terrorismo nel suo paese, mentre la guerra civile rischia di deflagare su vasta scala. Milano, 1 dic. (Agenzia askanews)