Trump, che fine ha fatto Melania? Dall'assenza in aula durante il processo del marito (in cui si parla dei tradimenti) al sostegno elettorale

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Negli ultimi mesi, Melania Trump è stata assente dalle scene pubbliche e dai guai giudiziari del marito, l'ex presidente Donald Trump. Questo distacco è stato particolarmente evidente durante il processo che ha visto Trump condannato nel caso legato alla pornostar Stormy Daniels. Melania non è comparsa in aula, nonostante la presenza quasi al completo della famiglia Trump. Nella tarda serata di ieri 30 maggio (orario italiano) una giuria a New York ha raggiunto un verdetto storico dichiarando colpevole all'unanimità Donald Trump e rendendolo così il primo ex presidente americano condannato in un processo penale. (ilmessaggero.it)

Su altre testate

«Qual è il prezzo del desiderio?», c’era scritto sulla copertina del dvd del film intitolato, per l’appunto, Il prezzo del desiderio, scritto diretto e interpretato da Stormy Daniels nel 2009. (Corriere della Sera)

Sorpreso? "Per nulla. La linea di Trump fin dall’inizio è quella che è: “Siamo di fronte a un processo truccato e dall’esito deciso a Washington da una cospirazione dei democratici“. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Usa 2024 155 – Anche se l’eventualità è remota, la stampa Usa s’interroga su come e dove sarebbe, e che problemi potrebbe porre, una condanna detentiva per Donald Trump, mentre i sondaggi indicano che l’opinione pubblica è divisa sul verdetto di colpevolezza e confermano la possibilità che il verdetto abbia un impatto sull’esito del voto del 5 novembre. (Giampiero Gramaglia – Gp News)

"Questo accanimento lo favorisce nella corsa alla Casa Bianca". Luttwak: "Nella Corte di New York Trump (Secolo d'Italia)

Antonio Tajani lancia un monito a Matteo Salvini dopo che il leader della Lega aveva difeso Donald Trump, condannato a New York per dei pagamenti in nero alla pornostar Stormy Daniels. “Forza Trump? Io dico Forza Italia. (LAPRESSE)

Sono alcune delle tante invettive di Donald Trump, alle quali siamo ormai quasi assuefatti, anche se, ora che ha la palla al piede di una condanna penale, meriterebbe un nuovo soprannome: Donald l’Impresentabile. (Avvenire)