Parigi, ladri sfondano vetrina Louis Vuitton con l'auto e portano via vestiti, borse e gioielli da migliaia di euro - VIDEO
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Rapina choc a Parigi, dove un gruppo di ladri usa l'auto come ariete per sfondare la vetrina di Louis Vuitton e portar via un centinaio di articoli: rubate borse, vestiti e gioielli, per un valore complessivo di centinaia di migliaia di euro. Il tutto è successo attorno alle 4.30 di lunedì. La banda è entrata in azione per portare in atto una vera e propria scena da film. I ladri già in fuga, sono ricercati, e la polizia ha aperto un’indagine, ora affidata alla 3ª divisione della polizia giudiziaria. (Il Giornale d'Italia)
Su altre testate
Appalti per la manutenzione degli ospedali della ASL di Bari assegnati ad imprenditori “amici”, in cambio di regali, soldi, favori, ristrutturazioni di case gratis, borse per le mogli, vacanze. (SoloLecce)
A scriverlo è la guardia di finanza in un comunicato. Sono le ipotesi contestate dai magistrati a dieci persone arrestate oggi nell'ambito di un'inchiesta che avrebbe svelato un «sistema diffuso di corruzione all’interno della Asl barese, da cui si rileverebbe un quadro inquietante di collusione e mercificazioni seriali della funzione pubblica». (bari.corriere.it)
Dalla mattinata odierna, i finanzieri del Comando Provinciale di Bari stanno dando esecuzione nelle province di Bari e Taranto a un’ordinanza applicativa di misure cautelari personali nei confronti di 10 persone (6 in carcere, 4 agli arresti domiciliari), emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del locale Tribunale, su richiesta della Procura della Repubblica di Bari. (RuvoLive.it)
In carcere e ai domiciliari L’inchiesta riguarda alcune tangenti per appalti nella sanità, tra gli arrestati ci sono imprenditori e dirigenti Asl. (Livesicilia.it)
Paola Andriani e suo marito, il dirigente della Asl Bari Nicola Iacobellis, arrestati questa mattina per un giro di tangenti legati ad appalti dell’Azienda sanitaria locale, avevano la predilezione per gli oggetti di lusso che acquistavano rigorosamente con danaro contante, che loro chiamano “i ducati”, custoditi presumibilmente nella loro villetta della Selva di Fasano (Brindisi). (Quinto Potere)
Lo si apprende da fonti della Asl che fanno anche sapere che “gli atti sono stati inviati all’ufficio procedimenti disciplinari aziendale”. (Telebari)