Il procuratore Capomolla sull'operazione 'Levante': "Organizzazione particolarmente inquietante che sfruttava la disperazione dei migranti"

“È una misura cautelare che ha interessato un’organizzazione particolarmente ‘inquietante’, che sfruttava la disperazione che sta dietro i flussi migratori imponenti per realizzare profitti illeciti formidabili, avvalendosi di una rete di relazioni che garantiva sia l’arrivo che il viaggio tra i Paesi del Medio Oriente attraverso la Turchia e la Grecia verso le coste calabresi, sia poi il transito di questi migranti verso i Paesi del Nord Europa, in particolare la Francia, il canale della Manica per l’Inghilterra, quindi la capacità di cooperatività dell’organizzazione criminale era particolarmente imponente”. (Il Dispaccio)

Se ne è parlato anche su altri giornali

In particolare, a seguito di attività info-investigativa, sono stati avviati, da parte dei militari della Tenenza di Scalea, due controlli nei confronti di un albergo di prima categoria superior e di un’attività commerciale nei comuni di Diamante e Scalea. (Corriere di Lamezia)

È ciò che avviene dietro al traffico di esseri umani, come svelato dall’importante operazione Levante condotta dalla Guardia di finanza di Crotone, in stretta collaborazione con lo Scico e sotto il coordinamento della Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro guidata dal procuratore Vincenzo Capomolla ». (Gazzetta del Sud - Edizione Catanzaro, Crotone, Vibo)

Sono i particolari resi noti dal procuratore della Dda Vincenzo Capomolla durante la conferenza stampa, tenuta nei locali della Procura della Repubblica di Catanzaro, per illustrare gli esiti dell’operazione “Levante” contro il traffico illecito di migranti. (CatanzaroInforma)

Il traffico di migranti verso gli Stati europei, che avveniva attraverso le coste italiane, aveva menti strategiche turche, iraniane, francesi e greche. Ma anche complicità in Italia. L'organizzazione si prendeva cura dei migranti - chiamati piccioni o pecore-, non solo durante la traversata. (Corriere della Sera)

Numeri e soldi, non certo persone. Quando si parla di lotta all’immigrazione clandestina che il governo persegue - vedi la legislazione sui "Paesi sicuri" e gli hotspot in Albania - si pensa giustamente solo ai diritti dei profughi e mai alle valanghe di euro che vanno in tasca ai mercanti di uomini. (il Giornale)

I tredici arrestati sono ritenuti appartenenti ad una associazione dedita al favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e al riciclaggio del denaro ottenuto. (Sky Tg24 )