Aversa: “Approccio cambiato, la riuscita del piano Stellantis dipenderà dai nuovi modelli”
Torino — «Clima più sereno e prospettive a lungo termine, fino al 2032, sono i due elementi più importanti». Stefano Aversa, presidente dell’Europa e vicepresidente globale di AlixPartners, è uno dei massimi esperti del settore automotive. Le scadenze a medio termine non sono un modo per prendere tempo? «Stellantis ha dato elementi di prospettiva, una visione, tutt’altro che un disimpegno. Sotto la gestione Tavares c’è sempre stata reticenza, anche per non dare elementi ai concorrenti. (la Repubblica)
Su altre fonti
Pomigliano d’Arco (Napoli) diventerà lo stabilimento dedicato alle utilitarie a basso costo. Fino al 2030 la fabbrica produrrà la Panda che tutti conosciamo che sarà sostituita dalla nuova generazione che dovrebbe essere sia elettrica sia ibrida. (Corriere della Sera)
Su queste colonne, nel mese di settembre scorso ci soffermammo, non senza soddisfazione, sulla ferma ed inequivocabile posizione del ministro dello Sviluppo Economico e del Made in Italy, Adolfo Urso, nei confronti del Gruppo Automobilistico (ex Fiat) Stellantis, che ritardava senza motivo l’inizio dei lavori, già concordati con il governo italiano un anno prima, per la riconversione industriale dello stabilimento ex Fiat di Termoli (in Molise) ove doveva nascere il più grande stabilimento italiano del cosiddetto progetto “Cigafqctory”. (ROMA on line)
In fondo le scosse telluriche all’industria dell’auto non hanno smosso più di tanto la fabbrica irpina, la missione produttiva messa a punto dal fu Ceo Carlos Tavares va per la sua strada, su quattro ruote. (Orticalab)
Ci mette la faccia, il dirigente Jean Philippe Imparato, responsabile europeo di Stellantis, quando parla con il Ministero delle Imprese e del made in Italy: tutti gli stabilimenti italiani rimarranno attivi e dal 2026 la capacità produttiva vedrà nuovi modelli. (missionline)
La piattaforma small a Pomigliano con le due prime, nuove citycar che affiancheranno la Pandina dal 2028. Tre nuovi modelli dal 2025, un quarto nel 2026, tra Cassino e Melfi. (ilmattino.it)
Accompagnate dalle note del brano "Si può fare" di Angelo Branduardi, le immagini dello spot si susseguono a un ritmo incalzante, mettendo in luce il viaggio che i marchi Fiat, Alfa Romeo, Lancia e Maserati hanno intrapreso oltre cento anni fa, intrecciando le loro storie industriali con quella del nostro Paese. (la Repubblica)