Quando Borsellino esportò fuori da Palermo il metodo di Falcone “segui i soldi”

Quando Borsellino esportò fuori da Palermo il metodo di Falcone “segui i soldi”
Articolo Precedente

next
Articolo Successivo

next
Il Sole 24 ORE INTERNO

Sono passati 32 anni dalla strage palermitana di via D’Amelio nella quale, oltre al magistrato Paolo Borsellino, morirono cinque agenti della sua scorta. Tra i meriti professionali di questo magistrato c’è anche la ferma volontà di proseguire il cosiddetto “metodo Falcone” – seguire le tracce dei soldi per risalire la filiera criminale – anche fuori da Palermo (ascolta il podcast “Il metodo Falcone“ ). (Il Sole 24 ORE)

Ne parlano anche altre testate

"Oggi ricorre il 32esimo anniversario della strage di via D'Amelio, un giorno che ha segnato profondamente la nostra Nazione. Il loro coraggio e il loro impegno per la giustizia e la legalità rimangono un faro di speranza e determinazione per tutti noi. (Adnkronos)

Era il 19 luglio 1992, alle ore 16.58, quando un rombo sconvolse una normale giornata di via D’Amelio, a Palermo. Una Fiat 126 imbottita con cento chilogrammi di esplosivo detonò uccidendo il giudice Paolo Borsellino e cinque agenti della sua scorta: Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Agostino Catalano, Claudio Traina e Walter Eddie Cosina. (Panorama)

Ci scusi, carissimo Dottore Borsellino. Ci scusi per questa antimafia sbrindellata che ha circondato la sua memoria e quella di tutti i Servitori dello Stato, come il suo amico, il Dottore Falcone. Questa antimafia, spesso più che talvolta, delle carriere e dei tradimenti. (Livesicilia.it)

Mattarella,depistaggi su via D'Amelio ma verità è un dovere

Una Fiat 126 imbottita di esplosivo spezzò la vita del magistrato a soli 57 giorni dall’omicidio del collega Giovanni Falcone a Capaci. (LAPRESSE)

"La tremenda strage di via D'Amelio, 57 giorni dopo l'attentato di Capaci, ha costituito l'apice della strategia terroristica condotta dalla mafia. Con atti spietati di guerra, si voleva piegare lo Stato e sottomettere la società. (La Gazzetta del Mezzogiorno)