Mo: 16 morti in raid Idf in scuola nel centro di Gaza

Mo: 16 morti in raid Idf in scuola nel centro di Gaza
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Un attacco aereo israeliano ha ucciso almeno 16 persone che si erano rifugiate in una scuola a Deir al-Balah, nella zona centrale di Gaza. Lo hanno riferito funzionari dell'ospedale dei martiri di Al-Aqsa, aggiungendo che nel raid alla scuola di Rafidah sono rimaste ferite decine di altri palestinesi. (Civonline)

La notizia riportata su altri giornali

Quali misure avete preso? Abbiamo dovuto riconvertire tutti gli edifici scolastici allestiti e diretti dall’Agenzia per i rifugiati … L’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi sta affrontando anche le conseguenze della guerra in corso tra Israele e Hezbollah. (Il Fatto Quotidiano)

Wsj, Sinwar ha ordinato la ripresa degli attentati suicidi (Il Sole 24 ORE)

Cinque giorni fa, le IDF hanno ordinato una nuova evacuazione del campo profughi di Jabalia, mettendo Gaza nord sotto assedio, e iniziando una nuova operazione via terra. L’offensiva militare avviata dall’esercito israeliano nel nord della Striscia di Gaza è una delle più imponenti e violente operazioni degli ultimi mesi. (Ultima Voce)

Il nord di Gaza sotto assedio totale, cadaveri per strada

Le forze armate di Tel Aviv continuano gli attacchi sul Libano e su Gaza. Almeno 22 morti per un bombardamento su una scuola a Deir Al Balah. Questo contenuto non è disponibile per via delle tue preferenze sui cookie (TV2000)

L'Idf ha annunciato che le forze della Divisione 162 hanno iniziato a operare durante la notte di ieri nell'area di Jabaliya. Mentre le battaglie tra l'Idf, le forze armate israeliane, e Hezbollah continuano a infuriare nel Libano meridionale, un'altra battaglia cruciale è appena iniziata a Gaza (Italia Oggi)

L’obiettivo della rinnovata offensiva di terra israeliana «è assumere il controllo del nord di Gaza». Il (prevedibile) fine della combinazione di raid aerei e assedio terrestre delle comunità settentrionali della Striscia lo conferma alla nota agenzia di informazione Walla una fonte dell’esercito di Tel Aviv. (il manifesto)