Il Pigneto e Torpignattara ricordano con una targa e una mostra fotografica Pier Paolo Pasolini, ecco gli appuntamenti
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Una targa e una mostra fotografica a Torpignattara e al Pigneto giovedì 31 ottobre ricorderanno uno degli intellettuali più rappresentativi del Novecento italiano, Pier Paolo Pasolini. Il poeta, scrittore, regista, sceneggiatore, attore e drammaturgo italiano nato il 5 marzo 1922 a Bologna (si è festeggiato il centenario nel 2022, ndr) morto nella notte tra l’1 e il 2 novembre del 1975 assassinato barbaramente all’Idroscalo di Ostia ha lasciato un profondo segno e un eredità nella Capitaele e soprattutto in quei quartieri che amava frequentare come il Pigneto e Torpignattara. (ilmessaggero.it)
La notizia riportata su altre testate
Alle 16.30, appuntamento con “Telegiornali del 2 novembre 1975: Pier Paolo Pasolini”: i telegiornali del 2 novembre 1975 che raccontarono, in presa diretta, l’atroce morte di Pier Paolo Pasolini, avvenuta la notte precedente all’Idroscalo di Ostia (Rai Storia)
Viterbo – Riceviamo e pubblichiamo – “Io so i nomi dei responsabili di quello che viene chiamato golpe e che in realtà è una serie di golpe istituitisi a sistema di protezione del potere…”. Pasolini scriveva questo nelle colonne del Corriere della Sera prima di essere ammazzato, dichiarando di sapere i nomi delle eminenze oscure che ordivano gli anni di piombo dietro il sipario di una finta democrazia. (Tuscia Web)
A quasi cinquant’anni di distanza, può la morte di un poeta far ancora parlare? Se il poeta in questione si chiama Pier Paolo Pasolini, la risposta è sì. (L'HuffPost)
Mercoledi 30 Ottobre 2024 alle 21.15 su la7 la città di Matera sarà protagonista nel programma “Una giornata particolare”. Aldo Cazzullo racconterà l’ultima notte di Pier Paolo Pasolini. (Matera News)
Perché “il ragazzo di vita” Pino Pelosi, riconosciuto come esecutore materiale dell’omicidio, non uccise da solo Pier Paolo Pasolini. Il 2 novembre 1975 fu, di certo, una giornata particolare. (ilmessaggero.it)
«Le tracce di Dna, le testimonianze successive, la sentenza di primo grado e la ricostruzione di quanto avvenne nelle ore precedenti al delitto di Pier Paolo Pasolini ci dicono una cosa con certezza: Pino Pelosi, condannato per l’omicidio in appello, non era solo. (Open)