La procura di Chieti apre un'inchiesta per far luce sull'origine dell'incendio

Un'inchiesta è stata aperta dalla procura di Chieti per accertare l'origine dell'incendio che la scorsa notte ha devastato lo stabilimento della Mag.Ma di Chieti Scalo. Non ci sono ancora ipotesi sulle cause all'origine del rogo. Al momento si indaga per incendio colposo a carico di ignoti. Come è noto, il rogo si è sviluppato ieri intorno alle 21 nella zona industriale dall'azienda che tratta rifiuti industriali recuperando materiale plastico e cellulosa (ChietiToday)

Se ne è parlato anche su altri giornali

L'inquinamento non riguarda solo l'aria, ma rischia di contaminare i terreni agricoli e gli allevamenti, con conseguenze a lungo termine che potrebbero influenzare l’economia locale e la qualità dei nostri prodotti". (ChietiToday)

I primi rilevamenti, effettuati già nella notte dal Servizio prevenzione e protezione guidato da Rocco Mangifesta, non hanno riscontrato la presenza di agenti inquinanti. (ChietiToday)

A seguito dell’incontro della Sala Operativa delle ore 17:30, i Sindaci dei territori coinvolti stanno predisponendo un’apposita ordinanza sindacale, sulla base degli ulteriori rilievi che l’ARTA ha effettuato questa mattina, i cui risultati, pervenuti nel pomeriggio, sono stati valutati dalla ASL nella norma. (Certa stampa)

Abruzzo, brucia ditta di solventi nel Teramano: la nube nel cielo notturno di Pescara (La Stampa)

Ordinanza di chiusura estesa anche a parchi e impianti sportivi pubblici e privati. A farlo sapere è il sindaco di San Giovanni Teatino, impegnato in una riunione con i vertici di prefettura e questura di Chieti per la gestione dell’emergenza dovuta all’incendio scoppiato questa notte nel capannone a Chieti Scalo. (ChietiToday)

Abruzzo – “I primi risultati analitici ottenuti sui quattro campioni di aria prelevati dai tecnici dell’Agenzia regionale per la tutela dell’Ambiente (Arta), a poche ore dallo scoppio dell’incendio presso la ditta di solventi Kemipol a Scerne di Pineto, hanno rilevato concentrazioni significative di sostanze chimiche organiche potenzialmente dannose per la salute umana, limitate però all’area immediatamente circostante il capannone incendiato. (Terre Marsicane)