"Aborto e diritti delle donne, così Kamala Harris può vincere contro Donald Trump": l'analisi dell'esperto
L'analisi di Mattia Diletti, docente della Sapienza Università di Roma ed esperto di politica americana sulle elezioni USA dopo il ritiro di Biden: "Con Kamala Harris i democratici hanno una strada per la vittoria contro Trump. Potrà puntare sull'elettorato femminile, a disagio con una figura come l'ex tycoon su temi come i diritti della donne e l'aborto". (Fanpage.it)
La notizia riportata su altri media
Harris, dopo aver ricevuto l'endorsement di Biden come candidata alla Casa Bianca, ha già incassato il supporto di oltre metà dei delegati dem. Poi ha elogiato l'attuale presidente, definendolo un "leader visionario" e ringraziandolo per l'eredità lasciata al partito. (Sky Tg24 )
Una decisione presa «nel migliore interesse del mio partito e del paese», ha scritto. Joe Biden, il presidente degli Stati Uniti, alla fine ha ritirato la sua candidatura per la corsa alla Casa Bianca. (Vita)
Buongiorno ai commensali! Questa mattina ultima Zuppa italiana, da domani la Zuppa sarà in giro per il mondo, seguitemi su Nicolaporro.it. 02:30 Pure i sondaggi cercano di pomparla, il distacco da Trump non sarebbe così netto. (Nicola Porro)
Così Kamala Harris ringrazia e promette «unità» contro «divisione», attenzione sul futuro invece che sul passato, speranza contro Donald Trump, «il condannato per 34 reati», «il predatore e l'imbroglione», «che porterebbe indietro il Paese» e che ha imposto «un divieto estremo all'aborto». (il Giornale)
"So che tipo di persona è Donald Trump, ne ho conosciuti quando facevo la procuratrice in California e ho messo sotto inchiesta truffatori e predatori sessuali": sbarcata a Wilmington al quartier generale della campagna Biden che ora porta il suo nome e lavora per lei, Kamala Harris sferra un attacco durissimo al tycoon nel suo primo evento elettorale dopo il ritiro del presidente dalla corsa. (L'Espresso)
DALLA NOSTRA INVIATA WASHINGTON — «Quando combattiamo vinciamo». Kamala Harris chiude con queste parole il suo primo comizio da candidata (de facto) del partito democratico alla Casa Bianca, ad appena 105 giorni dalle elezioni. (Corriere della Sera)