"Noi superstiti dobbiamo onorare le vittime"

Domenica 14 gennaio scorsa il cardinale arcivescovo Matteo Zuppi ha celebrato le esequie di Ferruccio Laffi nella chiesa dei Santi Giuseppe e Carlo di Marzabotto. Fu una cerimonia molto sentita e che si chiuse con diversi messaggi tra i quali spiccò quello della senatrice a vita Lilliana Segre. "La strage di Marzabotto fu probabilmente il più efferato dei molti, troppi eccidi compiuti dai nazisti e dai collaborazionisti fascisti negli ultimi terribili mesi della seconda guerra mondiale. (il Resto del Carlino)

Se ne è parlato anche su altri media

Una data che parla, una data che segna la storia non solo della nostra comunità, ma dell’Italia intera e dell’Europa tutta. È nella data in cui cominciò la barbarie che abbiamo deciso di commemorare l’anniversario degli eccidi quest’anno. (il Resto del Carlino)

Lo è stata e lo sarà per sempre, ancora oggi che ha 84 anni e che i suoi ricordi ci hanno riportato, in queste pagine, alla storia di suo padre torturato e poi ucciso dai nazifascisti, il 29 settembre del 1944, il giorno in cui iniziò Marzabotto: la strage e le sue macerie, lo spartiacque che ha segnato un prima e un dopo, nella storia di questo nostro Paese. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Non furono risparmiati nemmeno bambini, anziani e donne. In un contesto storico segnato da conflitti e tensioni internazionali, la memoria di questo crimine contro l'umanità ci ricorda quanto profondo sia l'abisso in cui l'uomo può sprofondare quando guerra, odio e intolleranza ne corrompono l'anima". (Tiscali Notizie)

Film, incontri e concerti. Un mese di appuntamenti

Per il capo dello Stato è la seconda visita nella cittadina del Bolognese: nel 1992, da poco rieletto parlamentare alla Camera, fu relatore ufficiale durante la commemorazione del quarantottesimo anniversario degli eccidi. (Corriere della Sera)

Uno dei luoghi dove è avvenuta una delle più grandi e feroci stragi di civili di tutta la seconda guerra mondiale, quella che in Italia ha causato più vittime. – “La nostra pietà per loro significhi che tutti gli uomini e le donne sappiano vigilare perché mai più il nazifascismo risorga". (LA NAZIONE)

L’evento è riservato agli studenti delle scuole bolognesi e apre il mese in cui proseguiranno gli eventi legati alle commemorazioni dell’80° anniversario dell’eccidio di Monte Sole. Il giorno successivo nella chiesa di Salvaro, nel comune di Grizzana Morandi, sarà celebrata una messa in memoria di Don Elia Comini e di padre Martino Capelli, mentre nella mattina di sabato 5 ottobre nell’aula magna della Scuola di Pace di Monte Sole si terrà l’incontro ‘La pace nonostante tutto’ e tra i relatori sarà presente Franco Lanzarini uno degli ultimi sopravvissuti all’Eccidio e che nel 1944 aveva 7 anni. (il Resto del Carlino)