Opposizione in Corea Sud, 'residenza Yoon è ora una fortezza'
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SEUL Centinaia di sostenitori del presidente deposto sudcoreano Yoon Suk Yeol si sono radunati oggi davanti alla sua residenza a Seul - nel frattempo trasformata in una fortezza, denuncia l'opposizione - mentre gli investigatori si preparano ad effettuare un nuovo tentativo per arrestarlo. "Ci prepareremo accuratamente per l'esecuzione del secondo mandato (di arresto, ndr), con la ferma determinazione che sarà l'ultimo, e faremo tutto ciò che è in nostro potere a livello organizzativo per raggiungere il nostro obiettivo", ha detto ieri il direttore dell'Ufficio investigativo sulla corruzione (Cio), Oh Dong-woon, durante un'audizione in Parlamento (Trentino)
La notizia riportata su altri media
Dopo il caso della dichiarazione di legge marziale il 3 dicembre, considerata un tentato colpo di Stato, la settimana scorsa il tribunale del distretto occidentale di Seoul aveva inizialmente emesso un mandato di detenzione per Yoon e un mandato separato per perquisire la sua residenza. (Il Fatto Quotidiano)
– I procuratori sudcoreani hanno incriminato il capo dell’Agenzia nazionale di polizia e l’ex capo della polizia di Seoul per il loro presunto ruolo durante l’imposizione della legge marziale da parte del presidente Yoon Suk-yeol il 3 dicembre scorso, in un tentativo di colpo di mano dal quale il leader ha dovuto far marcia indietro in sei ore. (Agenzia askanews)
Gli inquirenti sudcoreani hanno quindi chiesto ai tribunali di emettere un secondo mandato di arresto per il presidente deposto Yoon Suk Yeol per il suo fallito tentativo di imporre la legge marziale. (rsi.ch)
Sostenitori e oppositori del presidente sudcoreano Yoon Suk Yeol hanno protestato vicino alla residenza presidenziale di Seul. Centinaia di manifestanti si sono riuniti per chiedere la sua estromissione e il suo arresto, altri si sono opposti ai provvedimenti contro il presidente e le due parti sono state separate da recinzioni della polizia. (Il Sole 24 ORE)
Gli investigatori sudcoreani aspettano oggi l'emissione di un nuovo mandato di arresto per Yoon Suk Yeol, non essendo riusciti ad eseguire il primo - scaduto ieri - a causa dell'ingente dispiegamento di soldati e membri della sicurezza a protezione del presidente deposto. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Il presidente sudcoreano deposto, Yoon Suk-Yeol, oggetto di un mandato d’arresto per insurrezione, potrebbe aver abbandonato la sua residenza ufficiale, dove si era trincerato a metà dicembre dopo essere stato messo in stato d'accusa dal Parlamento per aver proclamato la legge marziale. (Il Dubbio)