La procura di Milano apre un fascicolo dopo la manifestazione dei ProPal e i cartelli sugli “agenti sionisti”: denunciato Chef Rubio

Sono arrivate le prime due denunce, in procura a Milano, contenute in un’informativa della Digos riguardo alla manifestazione pro Palestina di sabato scorso, che ha scatenato le polemiche e le preoccupazioni della comunità ebraica in particolare per i cartelli contro la senatrice a vita Liliana Segre, bollata come “agente sionista”. La Procura guidata da Marcello Viola è pronta ad aprire un fascicolo con l'ipotesi di reato di "propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale, etnica e religiosa". (La Repubblica)

Ne parlano anche altre fonti

Spot . . . . . . (MilanoToday.it)

La senatrice a vita è nel mirino e Edith Bruck, quasi coetanea di Segre, 93 anni contro 94, reduce anche lei dai campi di sterminio, non si dà pace. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

I militanti comunisti sfilano nelle retrovie del corteo pro Gaza che da piazzale Loreto marcia fino al parco Trotter. «Dire che Israele commette genocidi… (La Repubblica)

Elly Schlein, silenzio di tomba sui compagni razzisti

Emergono le prime conseguenze per le manifestazioni di sabato a Milano, dove il gruppo dei Carc ha esposto i manifesti degli "agenti sionisti", tratti dalle liste di proscrizione pubblicate dal (nuovo) Partito Comunista Italiano. (il Giornale)

La posa della pietra d'inciampo davanti alla casa di Segre in corso Magenta 55, con Figlia Federica Belli Paci, Liliana Segre, figlio Luciano Belli Paci e Beppe SalaGRAMMA Luciano Belli Paci, figlio di Liliana Segre, tra i promotori di Sinistra per Israele, fondatore del Circolo Carlo Rosselli e da anni in prima fila come avvocato per difendere l’immagine di una delle principali testimoni della Shoah, racconta così la reazione di sua madre all’ultimo attacco ricevuto durante il corteo pro Palestina a Milano (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Poi il cuoco è entrato nei Carc filopalestinesi (e questo è legittimo) e gli ha preso questa fissa di sterminare gli ebrei, di colpire i giornalisti - «devono temere per l’incolumità dei loro figli» - e, a Milano, l’altra sera, di «segnalare i muri delle case dove vivono gli agenti sionisti» (e questo è meno legittimo: sono gesti tipici dei nazisti e delle Brigate Rosse). (Liberoquotidiano.it)